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Casa dos Caseiros

Questa piccola casa, completata da Sara Antunes Mário Ferreira Arquitectos all’ingresso della Quinta da Boavista, nella valle del Douro (Portogallo), si colloca in un paesaggio scenografico, trasformato dall’uomo nel corso dei secoli per la produzione del vino.

La casa, che sostituisce una costruzione agricola esistente, si propone come reinterpretazione di una tipologia vernacolare composta da volumi semplici orientati ad angolo retto rispetto al muro di pietra delle terrazze che danno al paesaggio la sua forma caratteristica.

Avvicinandosi alla tenuta, la casa si trova vicino all’ingresso, leggermente staccata ma perfettamente integrata nel gruppo di costruzioni dal carattere omogeneo. Questo carattere è dato da semplici volumi bianchi coperti di tegole di ceramica, muri di contenimento in pietra locale, pergolati di legno e opere di carpenteria dipinte di un blu profondo.

Eppure, per quanto questo edificio si riferisca direttamente a questa tradizione vernacolare, in linea con il desiderio del cliente e la volontà di mantenere il fragile equilibrio e la coerenza di questo paesaggio culturale, presenta anche legami con la tradizione moderna, con una rielaborazione sottile dei dettagli che tende a dare un carattere più astratto e ambiguo al tutto.

L’organizzazione spaziale è semplice e compatta. L’ingresso è arretrato all’interno di un portico, che incornicia la vista sul fiume Douro. Al suo interno, gli spazi coincidono con la forma esterna, con divisioni semplici e senza spazi di transizione o di circolazione.

Sara Antunes Mário Ferreira Arquitectos, Casa dos Caseiros, Quinta da Boavista, Mesão Frio, Portugal — Sara Antunes Mário Ferreira Arquitectos, Casa dos Caseiros, Quinta da Boavista, Mesão Frio, Portogallo

Un volume ospita lo spazio principale di vita e la cucina, mentre l’altro, leggermente più piccolo, è destinato alle due camere. Il bagno occupa lo spazio tra il portico d’ingresso e uno spazio adibito a deposito.

Parte del fascino di questo tipo di edificio sta nell’adottare deliberatamente la piccola scala. Si è cercato di mantenere le imposte dei tetti più basse possibile in modo che, in contrasto con l’altezza al centro degli ambienti, se ne esaltasse l’ampiezza nonostante le dimensioni ridotte.