GamFratesi: “Le idee arrivano conversando e con un pizzico di pressione”

Proseguendo con la collaborazione avviata diversi anni fa, lo studio danese GamFratesi ha progettato per Porro una nuova sedia imbottita con una base conica girevole, Romby. “Il nostro progetto è iniziato da una figura geometrica molto semplice, il rombo, e il nostro lavoro è stato tradurre qualcosa di bidimensionale come un disegno in qualcosa di tridimensionale come un mobile. Abbiamo lavorato con la modellazione e i disegni 3D ma la parte più importante del nostro lavoro è stata preservare la forma originale del rombo perché rimanesse visibile nel progetto”, raccontano la danese Stine Gam e l’italiano Enrico Fratesi, dal 2006 di base a Copenhagen. Iconica ed essenziale allo stesso tempo, unisce design nordico, linee minime e la grande capacità artigiana del brand, fondato in Brianza 95 anni fa. La sedia Romby è costituita da due elementi diversi: la seduta girevole, realizzata con uno stampo a iniezione e rivestita in tessuto o pelle, e la base inferiore a tronco di cono in legno massello, realizzata a spicchi in un esercizio di ebanisteria. 

Vedete Romby più adatta in soggiorno o nella hall di un albergo?
A un soggiorno inaspettato. Le sedie da pranzo devono sempre rispettare determinati standard dimensionali e un senso di comfort generale. Riteniamo che la sedia Romby, grazie al suo design iconico ed essenziale, riesca in realtà a trasmettere una nuova estetica nella casa.  Con le dovute differenze, Romby mi ha fatto pensare alla Tulip di Saarinen…
La Tulip è la regina di tutte le girevoli a base centrale, con la sua base scultorea. Non è stata la referenza per il progetto, ma il collegamento per questa tipologia è naturale.

Cosa vi rende felici come progettisti?
La capacità di materializzare un pensiero che abbia una funzione. Un designer che ammirate? Perché?
Ce ne sono tanti, ma Hans Wegner ha dimostrato in pochi punti il valore del design. Legame e rispetto con la natura, collaborazione con un paio di aziende e la sua presenza costante nel workshop, un’evoluzione a piccoli passi in ogni suo progetto dove tutti sono legati, ma diversi per una collezione unica creata durante tutta la sua vita.

Se poteste avere un superpotere quale scegliereste?
Il teletrasporto. Per raggiungere i nostri luoghi cari in un batter di ciglia. Qual è, oggi, l’oggetto che più di ogni altro ha migliorato la qualità della vostra vita?
Sono due oggetti legati a due passioni che abbiamo reintrodotto di recente.
Stine: il pianoforte, dopo anni di pausa, è un oggetto che è rientrato nella nostra casa e ha portato tanta gioia quotidiana.
Enrico: la barca, uno dei pochi luoghi dove ci si sente liberi e senza pensieri.

Quando e come arrivano le idee migliori?
Conversando e con un pizzico di pressione.