In un’acquaforte del 1797, foglio n° 43 della serie Los Caprichos, compare una frase: El sueño de la razòn produce mostruos. (Il sonno della ragione genera mostri).
A scriverlo è Francisco Goya (1746-1828), pittore e incisore spagnolo che dal 31 ottobre 2023 sarà in mostra a Palazzo Reale a Milano. Un’immagine, un sentimento da cui prende spunto la mostra dal titolo Goya: La ribellione della ragione.
Sette sezioni tematiche creeranno un percorso di straordinaria meraviglia, che consentiranno allo spettatore di ricostruire il linguaggio pittorico del maestro spagnolo che attraversò diverse fasi storiche: dalla fine dell’Ancien Régime, passando per l’illuminismo e la Rivoluzione Francese arrivando sino alle guerre napoleoniche.

Nella sua fase più giovanile Goya si dedicò per lo più alla ritrattistica, caratterizzata da toni chiari, temi e soggetti più frivoli per passare poi ad argomenti e contenuti tipici del romanticismo. Proprio in quelle opere iniziò ad introdurre i suoi soggetti più noti, quelli onirici e allegorici, dipinti con colori e tratti foschi, quasi violenti e terrificanti.
La narrazione del maestro spagnolo nel corso degli anni, soprattuto a causa delle vicissitudini storiche, si sposta verso episodi di guerra, riproducendo soggetti da un punto di vista più documentaristico, interessandosi meno alla raffinatezza delle figure.
Un artista complesso, in qualche modo versatile, autonomo, sopratutto rispetto alle varie correnti artistiche, capace d’interpretare l’attualità adattando il suo stile, le sue pennellate, analizzando tematiche varie piuttosto che scegliere d’interpretare un solo filone artistico.
La mostra, curata da Victor Nieto Alcaide, in collaborazione con la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia e dell’Istituto Cervantes di Milano sarà aperta al pubblico sino al 3 marzo 2024.