Material of Ornament e To Invert Relations (for Carlo Scarpa) sono due piccoli, pregiati e ormai introvabili libri, (Trolley Publisher), ripubblicati ora in occasione della Biennale di Venezia Arte 2019. Rispettivamente dedicati a due delle opere pubbliche più affascianti di Joseph Kosuth che si integrano con la città e il Canal Grande, i libri ne scandiscono motivi, ispirazioni e concetti mentre entrano nel discorso dell’opera nello spazio urbano. Curati da Chiara Bertola e Fiona Biggiero, dello studio di Joseph Kosuth, questi volumi dalla copertina argento e nero, uno il negativo dell’altro, accompagnano le opere e un ipotetico visitatore che volesse andare a cercarle per Venezia. Lo accompagnano in una passeggiata in cui arte, architettura, città si fondono nell’intervento di Kosuth che ha la straordinaria capacità di creare lavori che si integrano con il contesto, o, se si preferisce, di includere il contesto nell’opera. In To Invert Relations (for Carlo Scarpa), ad esempio, Kosuth realizza un’installazione in cui il soggetto è l’architettura stessa che la ospita, o meglio non la ospita, ma diventa essa stessa opera. Così sulla grande vetrata affacciata sul Canal Grande dell’Aula Baratto dell’Università di Ca’, Foscari l’artista americano riproduce pensieri e concetti, e persino frammenti di disegni di Carlo Scarpa, che ha restaurato l’aula a più riprese. L’effetto è straordinario: la finestra incorniciata dall’ottafora gotica diventa la superficie dell’opera, ma è una superficie trasparente che non chiude ma apre al paesaggio urbano, mentre cita i concetti dell’architetto veneziano. Il lavoro è un rimando continuo a luoghi e concetti passati e presenti, e se fa pensare alle prime tautologie di Kosuth su quadrati di vetro appoggiati al muro, “diventa una cosa sola con l’ambiente architettonico nel quale è inserito” come scrive Chiara Bertola nel testo del libro.
Joseph Kosuth incontra Carlo Scarpa
I due volumi curati da Chiara Bertola e Fiona Biggiero, dello studio di Joseph Kosuth intrecciano arte, architettura e ornamento in una passeggiata per le strade della Serenissima.
Courtesy Galleria Lia Rumma Milano/Napoli
Courtesy l’artista e Vistamare / Vistamarestudio. Foto Francesco Allegretto
Courtesy dell’artista e Vistamare / Vistamarestudio. Foto CAMERAPHOTO, Venezia e Claudio Franzini
View Article details
- Cloe Piccoli
- 27 giugno 2019
Material of Ornament, dedicato all’installazione di luci al neon sulla facciata della Fondazione Querini Stampalia, racconta la ricerca di una sintesi fra arte, architettura e ornamento. Nel libro si ripercorre la sfida dell’ornamento, quell’insieme di elementi architettonici, a torto, ritenuti decorativi e superficiali. Qui Kosuth rilegge John Ruskin, e decide di trasformare i pensieri del teorico inglese sull’ornamento nell’opera. “Mi interessava l’idea di prendere un modello teorico di ornamento e usare quello come ornamento”, scrive Kosuth nel libro. “Per me questo lavoro funziona come una struttura riferita ai modelli tautologici”. Ma di nuovo la potenza visiva dell’opera d’arte è tale da trasformarsi in contesto che include il canale, la calle, e quello scorcio di Campo Santa Maria Formosa su cui si affaccia, mentre teoria e pratica della decorazione si fondono nel libro e nei caratteri al neon che illuminano la notte.
- Joseph Kosuth
- To Invent Relations (for Carlo Scarpa)
- Aula Baratto, Cà Foscari
- 2016
- The Material of Ornament
- Fondazione Querini Stampalia
- 1997
I due libri (Trolley Publisher), ripubblicati in occasione della Biennale di Venezia Arte 2019 e dedicati a due opere pubbliche di Joseph Kosuth. Curati da Chiara Bertola e Fiona Biggiero
Joseph Kosuth, “To Invent Relations (for Carlo Scarpa)”, 2016, vinile su vetro, diverse misure © Joseph Kosuth
‘To Invent Relations (for Carlo Scarpa)’, 2016, installazione in Aula Baratto, Università Cà Foscari, Venezia
‘The Material of Ornament’, 1997, installazione presso la Fondazione Querini Stampalia, Venezia