Fondato a Berlino da Simona Malvezzi (Milano, 1966), Johannes Kuehn (Amburgo, 1969) e Wilfried Kuehn (Amburgo, 1967), Kuehn Malvezzi Associates opera in diversi campi e su diverse scale di progettazione. Lo studio ha una particolare predilezione per la creazione di spazi legati all'arte - installazioni, mostre e musei - sempre in stretta collaborazione con artisti, curatori e istituzioni.
Per l’architettura di Kuehn Malvezzi, Il dialogo è certamente fondamentale, qualunque sia lo scopo dell'edificio. Per esempio, nell'installazione Documenta 11 (Kassel, Germania, 2002), assistiamo a un vero e proprio dialogo tra le opere e gli spettatori, i quali possono creare percorsi individuali attraverso gli spazi espositivi a seconda dei loro gusti.
Nella Casa dell'Uno, un luogo di culto e apprendimento per cristiani, ebrei e musulmani (Berlino, 2017), c’è un dialogo tra il contesto sociale, religioso e culturale. E vediamo anche il dialogo tra contesto e storia in affermazioni architettoniche basate sulla coesistenza di elementi nuovi ed esistenti (Flick Collection, Berlino, 2004), sulla critica delle interpretazioni storicistiche della città (il progetto dello studio per l’Humboldt-Forum, Berlino, 2008), e sulle funzioni visivamente narrative (il restaurodel Kunstgewerbemuseum di Rolf Gutbrod, Berlino, 2014).
Da Kuehn-Malvezzi, la creazione controllata della forma è un processo generatore. Categorizzazioni teoriche come "spazi per l'arte" o "forme razionali" sono definizioni di come lo spazio possa essere generatore di un approccio critico che stabilisce connessioni tra l’uomo e il contenuto, tra l’uomo e il progetto stesso in relazione al suo scopo e contesto.