Quella di Lord Norman Foster, architetto e fondatore di Foster+Partners, è una storia che riguarda tutte le forme del design e infinite discipline. Il suo è uno dei più importanti studi di architettura del secondo dopoguerra.
Nato nel 1935 a Manchester, Regno Unito, Norman Foster ha fondato la Foster Associates (poi F+P) a Londra nel 1967, dopo aver conseguito un master in architettura alla Yale University in Connecticut nel 1962. Da allora, coniuga forma e tecnologia per rispondere a tutte le richieste progettuali - infrastrutture, edifici pubblici di vario tipo, urbanistica e design industriale, nello spirito dell'architetto americano Richard Buckminster Fuller e delle sue matrici tecno-spaziali.
Foster ha ricevuto il Premio Pritzker nel 1999. Il suo uso dei materiali spazia dal cemento, vetro e metalli leggeri (Carré d'Art a Nîmes, 1993) alle scandole di legno (l'edificio di appartamenti Chesa Futura a St Moritz, Svizzera, 2004). Foster+Partners è una fondazione di design che opera a livello globale, e che fornisce servizi di progettazione integrata e che vanga un'ampia rete di società partner. Il suo obiettivo principale è la progettazione di grandi edifici pubblici capaci di relazionarsi direttamente con la storia, al fine di creare delle pietre miliari infrastrutturali (il viadotto di Millau in Francia, 2004; l’Aeroporto di Pechino-Capitale, 2008).
La mediazione tra tecnologia e patrimonio è ben rappresentata dalla Great Court del British Museum di Londra (2000), dalla riqualificazione della città universitaria della Freie Universität di Berlino (2005), che rispetta l'eredità del Team 10, e dagli Apple store situati al centro dell'identità urbana e architettonica delle città americane ed europee.