Cosa c’entrano attacchi di droni, esplosioni, naufragi e delitti ambientali con l’architettura? Il laboratorio di ricerca Forensic Architecture mette la disciplina a servizio della giustizia e della verità con un’inconsueta combinazione di architettura, arti visuali e giornalismo investigativo, per cui l’analisi dello spazio permette di studiare conflitti e crimini da una prospettiva inedita.
Il think-tank interdisciplinare è stato fondato dall’architetto e intellettuale israeliano Eyal Weizman (Haifa, Israele, 1970) nel 2010 e ha sede alla Goldsmiths, University of London. Il gruppo collabora con istituzioni internazionali e organizzazioni non governative – tra cui le Nazioni Unite, Amnesty International e Human Rights Watch – per indagare ingiustizie e abusi sui diritti umani ad opera di società o stati nazionali.
Presentati in questi anni in varie biennali e istituzioni culturali di tutto il mondo, i lavori di Forensic Architecture mettono insieme dati, mappe, documenti ufficiali, studi sui materiali, fotografie e registrazioni audiovisive. Le installazioni progettate operano una sintesi visiva delle prove raccolte e le mettono in relazione tra loro, rendendo comprensibili analisi complesse e verità nascoste.
Esposta nel 2018 alla biennale d’arte nomade Manifesta 12 a Palermo, una delle ricerche più attuali e rilevanti del collettivo londinese è Forensic Oceanography: un’indagine critica, spaziale ed estetica sulle migrazioni nel Mar Mediterraneo. I due autori Lorenzo Pezzani e Charles Heller hanno analizzato e rappresentato gli effetti diretti delle politiche europee sulla catastrofe migratoria che continua a perpetuarsi al confine sud dell’Unione, le dispute legali tra stati nazionali e organizzazioni non governative che soccorrono i migranti e riscostruito nel dettaglio un naufragio in cui 63 persone hanno perso la vita.
Forensic Architecture, quindi, non solo sperimenta nuove forme di testimonianza all’interno degli ambiti del diritto e della politica internazionale, ma è anche un laboratorio di dibattito e mobilitazione della persona su alcune delle principali questioni del nostro tempo.