Fondato nel 2006 dall'architetto Dan Stubbergaard (Copenaghen, 1974), che ha lavorato allo studio MVRDV di Rotterdam e al Plot di Copenaghen, il collettivo Cobe ha realizzato grandi progetti urbani e masterplan, musei, scuole, biblioteche, abitazioni, stazioni e ristoranti. Coerentemente con le idee progressiste per lo sviluppo urbano di Copenaghen, l'azienda si trova nella zona post-industriale di Nordhavn, un'area portuale di 3,6 km2 attualmente in fase di trasformazione secondo un masterplan di Cobe. L'obiettivo è quello di creare case e uffici per 80.000 persone nei prossimi 40-50 anni.

"La città è diventata il nostro laboratorio in scala 1:1, un ampio soggiorno dove i confini tra pubblico e privato diventano fluidi", dice Stubbergaard. Sempre a Nordhavn, c'è un'opera emblematica di Cobe: Il Silo (2017), una struttura in cemento armato di 17 piani, un tempo utilizzata per lo stoccaggio del grano, e che oggi é un complesso residenziale con gallerie d'arte e un ristorante rooftop, che l'hanno resa una tappa obbligata per tutti i turisti.

Cobe ha appena aperto una caffetteria e un bookshop al piano terra della sede, con l’intento di creare uno spazio intermedio dove mescolare lavoro e tempo libero, insomma un luogo di scambio reciproco tra cittadini e architetti, dove poter dare un'occhiata ai modelli architettonici esposti mentre si beve un caffè. Tutti i progetti dello studio Cobe hanno in comune un forte impatto urbano e l'uso della scala umana come riferimento per lo sviluppo urbano.

Pensate al tetto a gradoni della Casa del Volontario della Croce Rossa (2017) a Copenaghen, che è diventato una vera e propria piazza in pendenza, o alla piazza coperta (ancora da costruire) nella rotonda Robert Schuman a Bruxelles, che trasformerà quella parte anonima e trafficata della città in un'area pedonale sotto una tettoia circolare.