Adam Caruso (Montreal, 1962) e Peter Saint John (Londra,1959) hanno aperto il loro studio a Londra nel 1990. Si sono formati nel contesto culturale del postmodernismo, e hanno presto elaborato una reinterpretazione critica sia del modernismo che degli stili storici, formulando un design statement che perdura ormai da due decenni.
In contrasto con la predominanza generale dell’open space, Caruso St John parte dall'elemento lineare verticale - la parete - per creare l'architettura. Il rapporto tra l'edificio e la città contemporanea viene creato attraverso l'uso delle forme e delle risorse estetiche dell'ambiente circostante. Lo studio progetta specificamente la parete per regolare la relazione tra lo spazio esterno e le funzioni interne, per regolare la comunicazione tra casa e città, l'abitare condiviso e privato.
Tali studi trasformano l'involucro esterno in strumenti intensi e vitali che permettono di gestire al meglio la sperimentazione, e talvolta la rinascita di rivestimenti in mattoni, pietra e legno, e sistemi per il controllo dell'illuminazione - vedi i tipi di pavimenti e lucernari utilizzati dallo studio negli spazi destinati alle mostre d'arte.
La traiettoria evolutiva di tale esplorazione include la Brick House (2001-2005) a Londra, dove la parete è spalancata al contemporaneo, le rigorose facciate dello Europaallee Baufeld E (Zurigo, 2007-2013), e la conversione di cinque edifici industriali diversi per creare la Newport Street Gallery (Londra, 2004-2015).
Caruso e Saint John sono stati incaricati dalla Tate Britain di Londra di ridisegnare gli interni del complesso Millbank tra il 2006 e il 2013.