Il fermento architettonico portoghese è attualmente alimentato, in maniera trasversale, dal lavoro portato avanti da Circo de Ideias che sembra voler costruire le basi di un rinnovato pensiero sull’architettura, indirizzandosi soprattutto a una nuova generazione di architetti portoghesi. La giovane associazione culturale ha deciso di fare dell’editoria d’architettura il campo principale del suo interesse.
Simbolicamente, il fatto di occupare uno spazio multifunzionale – libreria, sala espositiva e luogo per dibattiti – aperto nel 2014 nel quartiere Bouça, progettato da Álvaro Siza ormai più di quarant’anni fa, permette loro di tessere un legame intimo e profondo tra diverse generazioni che si incontrano sullo stesso interrogativo di concepire un mestiere, spesso annientato dalla crisi economica.





La sequenza di immagini, per la maggior parte realizzate da José Grade, sono un ricordo parziale dell’esperienza. Senza soffermarsi sulla importanza della fotografia come strumento di memoria visiva nel corso dei viaggi, il valore di queste immagini si trova nella possibilità di riscoprire una necessità di tessere relazioni culturali e di desiderio di comunicazione.
Le fotografie non restituiscono un’analisi spaziale della magnificenza architettonica delle medine o dei palazzi reali incontrati lungo il cammino ma, ricorrendo alla fantasia dello sguardo, diventano strumento per sottolineare come i luoghi assumano un carattere particolare e identitario grazie alla presenza dell’uomo.
In conclusione questo “quaderno di viaggio” restituisce una narrazione di territori immaginati e documentati, in cui la componente umana resta centrale.