L’architettura “postmoderna” è oggetto di calunnie. Battezzata con mille nomi, da “architettura del travestitismo” a “vandalismo architettonico” il movimento intellettuale del Postmodernismo, comparso alla metà degli anni Cinquanta è decaduto a superficiale mania stilistica, comunemente nota come “PoMo” all’inizio degli anni Ottanta.
Ironia della modernità
Attraverso la lente dell’“ironia” Emmanuel Petit passa in rassegna l’opera di cinque architetti: Venturi e Scott Brown, Tigerman, Isozaki, Eisenman e Koolhaas. E si immerge oltre la superficie per svelare molti dei più interessanti progetti intellettuali della storia dell’architettura.
L’architettura “postmoderna” è oggetto di calunnie. Battezzata con mille nomi, da “architettura del travestitismo” a “vandalismo architettonico” il movimento intellettuale del Postmodernismo, comparso alla metà degli anni Cinquanta è decaduto a superficiale mania stilistica, comunemente nota come “PoMo” all’inizio degli anni Ottanta.