Gli scatti qui proposti fanno parte di un reportage commissionato a Francesco Mattuzzi dalla Fondazione Adriano Olivetti. Il lavoro, realizzato tra il 2011 e il 2012, fa parte delle iniziative di sensibilizzazione e valorizzazione del patrimonio architettonico della città di Ivrea, che la Fondazione ha condotto nell'ultimo decennio. Il 9 maggio scorso, le architetture di Ivrea sono state ufficialmente inserite nella lista propositiva italiana dei siti candidati a diventare Patrimonio UNESCO grazie all'impegno congiunto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Ivrea e della Fondazione Adriano Olivetti. Ivrea, città industriale del XX secolo costituisce un esempio eccezionale per la storia dell'industria della seconda metà del XX secolo. La città rappresenta la realizzazione un modello di città industriale, voluto da Olivetti, basato su un sistema sociale e produttivo ispirato dalla comunità e alternativo a quello proposto dallo sviluppo industriale del XX secolo. Le immagini sono esposte fino al 25 novembre nella sezione di apertura del Padiglione Italia Adriano Olivetti. Nostalgia di futuro nella 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Adriano Olivetti è morto cinquantadue anni fa, e mai come ora il suo nome e la sua storia vengono evocati come un modello per affrontare la crisi che il nostro Paese sta attraversando e, più in generale, per un nuovo modo di guardare alla relazione tra mondo produttivo, società civile e cultura. L'articolazione del suo pensiero e le attività attraverso cui questo si espresse sono talmente complesse e apparentemente irregolari che individuare un motivo preciso, circoscritto, per il quale è utile, direi inevitabile, ripercorrere oggi quell'esperienza, diventa un compito difficilissimo. Adriano Olivetti è stato un grande imprenditore: ha sviluppato la fabbrica ereditata da suo padre Camillo facendone un'impresa internazionale di primissimo livello; ha avuto l'intuizione dello sviluppo dell'elettronica nei primissimi anni cinquanta, perseguendo quella strada d'innovazione tecnologica con determinazione e successo; ha, primo fra tutti, acquistato una grande fabbrica di macchine per scrivere negli Stati Uniti, e ancora si potrebbero ricordare tante iniziative che ormai sono diventate tessuto della storia industriale italiana.