Machine Spectacle

Una mostra allo Stedelijk di Amsterdam racconta in modo completo le idee e l’opera di Jean Tinguely, dal suo amore per il gioco alla sua fascinazione per la distruzione e l’effimero.

L’artista svizzero Jean Tinguely (1925–1991) è famoso per le sue macchine cinetiche e per le sue performance esplosive. Tutto doveva essere in movimento, tutto doveva essere differente. A venticinque anni dalla sua morte, lo Stedelijk apre una importante retrospettiva sulla sua figura.

In apertura: Jean Tinguely, Gismo, 1960. Foto Gert Jan van Rooij. Collezione Stedelijk Museum Amsterdam, c/o Pictoright Amsterdam, 2016. Qui sopra: Jean Tinguely, Le Cyclograveur, 1960, coll. Kunsthaus Zurich. Foto Gert Jan van Rooij

La mostra propone un centinaio di sculture meccaniche – la maggior parte delle quali sono ancora funzionanti – insieme a foto, disegni e materiali d’archivio. Le opere sono ordinate cronologicamente e tematicamente, raccontando in modo completo le idee e l’opera di Tinguely, dal suo amore per il gioco alla sua fascinazione per la distruzione e l’effimero.

Jean Tinguely, Schnudernase, 1988, coll. Weishaupt, Kyoto Lamp 4 e 10, 1987-89, Museum Tinguely Basel, Die Sonne, 1990, Schmelas Geist, 1983-84, collezione privata. Foto Gert Jan van Rooij

La mostra presenta le sue sculture e rilievi con cui ha imitato e animato i quadri astratti di artisti come Malevic, Mirò e Klee; le macchine da disegno interattive e le installazioni danzanti costruite con materiali di scarto e di recupero e con vecchi indumenti; e le sue sculture nere e affusolate, dall’aspetto militare.

Jean Tinguely, <i>Gismo</i>, 1960, coll. Stedelijk Museum Amsterdam. Foto Gert Jan van Rooij
Jean Tinguely con Moulin, 1963. © Museum Tinguely, Basilea. Foto Monique Jacot
Jean Tinguely, <i>Elément Détaché III</i>, 1954. Collezione Stedelijk Museum Amsterdam, c/o Pictoright Amsterdam, 2016.


fino al 5 marzo 2017
Jean Tinguely. Machine Spectacle
Stedelijk Museum
Postbus 75082, Amsterdam