La Maison Magique

All’Istituto di Cultura Giapponese a Parigi, Atelier Bow-Wow e Didier Fiuza Faustino hanno messo a punto due costruzioni concettuali che esplorano il tema dell’habitat.

“La Maison Magique” è un progetto per l’Istituto di Cultura Giapponese a Parigi, messo a punto da Atelier Bow-Wow – Yoshiharu Tsukamoto, Momoyo Kaijima e Yoichi Tamai, Tokyo – e Didier Fiuza Faustino – Bureau des Mésarchitectures, Parigi – sottolineando il loro rapporto continuo con il concetto di habitat.

In apertura: Didier Fiuza Faustino, A house is not a hole, 2016. Sopra: Atelier Bow-Wow, La Maison Magique, 2016

Gli architetti hanno scelto di lavorare con legname proveniente dal Portogallo che verrà restituito una volta terminata la mostra. L’installazione prevede la realizzazione di due case accessibili a tutti, nel bel mezzo di una foresta.     Didier Fiuza Faustino ha progettato un poliedro dai bordi smussati che si adagia su uno dei suoi lati: la struttura è sigillata ermeticamente come in un rifugio, e rappresenta un modulo in cui proteggersi dagli ambienti ostili, con pareti traslucide.

Didier Fiuza Faustino, A house is not a hole, 2016

Insieme al modulo concettuale di Dider Faustino, Atelier Bow-Wow ha realizzato una struttura a forma di tettoia dove il pubblico ha la possibilità di mettersi al riparo e non solo: lo spazio diventa un luogo di scambio e di convivialità. L’installazione richiama le facciate delle case tradizionali giapponesi, dette machiya, e le coperture dei primi santuari shintoisti.

Atelier Bow-Wow, La Maison Magique, 2016
Didier Fiuza Faustino, <i>A house is not a hole</i>, 2016
Atelier Bow-Wow and Didier Fiuza Faustino, La Maison Maguique for the Maison de la culture du Japon à Paris, 2016