“Rombini è un alfabeto di forme e di colori. Il progetto è composto da tre modelli: piastrella, mosaico ed elemento a rilievo. È una collezione che presenta una soluzione completa, proponendo differenti abbinamenti; relazioni ritmiche e colorate che vanno dalla piastrella al mosaico, dal mosaico al rilievo, dal rilievo alla piastrella” raccontano i fratelli Bouroullec.
Declinata nei colori simbolo dell’estetica Bouroullec la forma del rombo viene raccontata attraverso elementi in comunicazione tra loro: Carré (lastre), Losange (mosaici) e Triangle (elementi a rilievo). I Carré, lastre in gres porcellanato smaltato in formato 40x40 rettificato, sono realizzate su un tampone formato da tanti piccoli rombini a rilievo che accentuano la vibrazione del prodotto. Una superficie matt, con smalto e serigrafia applicata tradizionalmente, per conferire una forte identità ceramica alla collezione. I Carré sono disponibili in due versioni: Uni, dove il colore è distribuito uniformemente su tutta la lastra, e Light, dove il colore viene usato per evidenziare i contorni dei rombini bianchi, colore anima del progetto. Con Losange, il rombino diventa tessera di un mosaico e assume una dimensione più grande. Realizzata in gres porcellanato a tutto impasto, ogni tessera è montata su fogli da 30x30 cm. La gamma cromatica risulta intensa e profonda, grazie alla superficie opaca che conferisce naturalità al prodotto. Anche in questo caso l’elemento è proposto in due versioni, attraverso l’uso dello stucco in tono su tono o a contrasto, per una vibrazione più decisa. Grazie al Triangle, la forma del rombo viene interpretata nella sua tridimensionalità, al fine di creare giochi di luce e di ombra su parete: gli elementi, realizzati con uno smalto opaco nelle versioni large e small, sembrano emergere dal pavimento e proseguire a rivestimento. Rombini prevede, per ogni famiglia di colore, 20 combinazioni differenti.
“Ceramica! Lavorando alla mia prima collezione per Mutina, ho iniziato ad apprezzare la bellezza di questo materiale antico e semplice. Un pezzo di argilla che diventa pavimento, rivestimento. L’idea che la materia sia caratterizzata da tante unità è davvero fondamentale. È un concetto filosofico quanto un fatto biologico. La piastrella ceramica rappresenta semplicemente questo: una piccola unità che una volta moltiplicata, diventa qualcosa di più grande della somma delle sue parti” spiega invece Grcic.
La collezione è composta da piastrelle in grès porcellanato smaltato in due formati rettificati – 30x30 cm e 60x60 cm – e sei colori. Ognuno dei sei colori è parzialmente smaltato, con una geometria differente esaltata da uno spessore evidente. Il formato 60x60 cm viene proposto per rivestire grandi superfici, mentre il formato 30x30 cm viene suggerito per decorare i piccoli spazi. Ogni geometria è caratterizzata da due versioni: una in cui la lastra è coperta dallo smalto per una piccola porzione e una con una maggiore quantità di smalto. Moltiplicando la stessa forma – le soluzioni di posa sono innumerevoli – è possibile creare un pattern che si esprime all’interno dell’architettura, creando un piacevole contrasto di lucido e opaco.
28 settembre – 2 ottobre 2015
Ceramiche Mutina
via Ghiarola Nuova 16, Fiorano, MO
Un premio per l'architettura tra luci e volumi: LFA Award
Un concorso fotografico internazionale che invita fotografi di tutto il mondo a catturare l'essenza dell'architettura contemporanea. Ispirato all'opera del celebre fotografo portoghese Luis Ferreira Alves, il concorso cerca immagini che esplorino il dialogo tra uomo e spazio.