Naho Kubota è un’artista giapponese che da anni ritrae gli interni delle facoltà di architettura: classi vuote, materiali di scarto, modelli di studio, libri e utensili da disegno. Per la 4. Istanbul Design Biennial, l’autrice che vive a New York ha continuato la sua indagine ritraendo cinque scuole tra Istanbul e Ankara. Invece che celebrare gli edifici finiti, i loro volumi e i loro spazi interni, il progetto Architecture Schools si focalizza sui momenti nascosti e intimi della progettazione. Più che al processo che sta dietro all’edificio, Naho Kubota è interessata al lavoro e alla vita degli architetti, senza però mostrare figure umane nelle sue fotografie. Il suo portfolio è un’ode alle notti insonni e all’ansia da consegna, ai milioni di click e ai pranzi consumati in tutta fretta.
Naho Kubota è un’artista giapponese che da anni ritrae gli interni delle facoltà di architettura: classi vuote, materiali di scarto, modelli di studio, libri e utensili da disegno. Per la 4. Istanbul Design Biennial, l’autrice che vive a New York ha continuato la sua indagine ritraendo cinque scuole tra Istanbul e Ankara. Invece che celebrare gli edifici finiti, i loro volumi e i loro spazi interni, il progetto Architecture Schools si focalizza sui momenti nascosti e intimi della progettazione. Più che al processo che sta dietro all’edificio, Naho Kubota è interessata al lavoro e alla vita degli architetti, senza però mostrare figure umane nelle sue fotografie. Il suo portfolio è un’ode alle notti insonni e all’ansia da consegna, ai milioni di click e ai pranzi consumati in tutta fretta.