Nella tradizione di domusforum la tavola rotonda riveste un'importanza particolare perché è il momento nel quale emerge con più forza la natura tarsversale e multidisciplinare dell'evento.
Quest'anno al dibattito moderato dal direttore editoriale di Domus Walter Mariotti hanno partecipato l'avvocato Paola Brambilla, membro della Commissione di beneficienza di Commissione Cariplo e coordinatrice della Commissione per la valutazione dell'impatto ambientale presso il ministero della Transizione ecologica; Stefano Caselli, prorettore agli Affari internazione dell'Università Bocconi; Paolo Quaini, leader dei Progetti di rigenerazione urbana di Edison; Martina Starke direttrice delle sede di Monaco di Baviera di Designworks, il laboratorio del design di BMW Group.
Esponenti di settori diversi e portatori di prospettive e sensibilità differenti, i relatori hanno affrontato temi delicati e decisivi come la coscienza planetaria, la sostenibilità energetica, l'inclusione delle fragilità urbane, le sfide educative e quelle industriali, il ruolo del design-thinking nel ridefinire non soltanto gli oggetti di domani ma anche la società che li utilizzerà.
Impossibile riassumere in poche righe un'ora di dialogo fitto e ricco di contenuti ma, dovendo condensare in due parole lo spirito emerso dall'incontro, queste sarebbero 'responsabilità' e 'condivisione': se il futuro deve essere di tutti, deve esserlo anche lo sforzo di idearlo e crearlo.
Foto in apertura © Mirko Cecchi
Il futuro come matrice aperta
Paola Brambilla di Fondazione Cariplo, Stefano Caselli dell'Università Bocconi, Paolo Quaini di Edison e Martina Starke di BMW Group discutono di come ricerca, design, finanza sostenibile ed education siano leve essenziali di progresso
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- 01 dicembre 2021