Inaugurato il 15 settembre 1948 per il XXXI Salone dell'automobile, e frutto del lavoro di Ettore Sottsass senior e Pier Luigi Nervi, il Palazzo delle Esposizioni venne presentato su Domus, con alcune foto del cantiere, nel dicembre dello stesso anno.
Pubblicato in origine su Domus 231/dicembre 1948
Sul Palazzo della Moda, a suo tempo
progettato dall'arch. Sot-Sas (Ettore Sottsass senior, ndr), nella
parte che fu danneggiata dalla guerra,
l'architetto Biscaretti di Ruffia
innestò un complesso di sale e saloni
destinato ad ospitare le varie mostre
che si faranno a Torino e primo fra
tutte il Salone dell'Automobile.
Il grande salone centrale fu realizzato
con strutture prefabbricate dall'ing.
Nervi; esso copre una luce di circa
200 metri ed ha una pianta pressoché
quadrata con due gallerie laterali ed
un'abside semicircolare al fondo. Nella
parte sottostante, in un altro salone
semicircolare, vengono ospitate le
strutture più pesanti, che non potrebbero
trovare posto nella zona superiore.
Il progettista delle opere in cemento
armato, ing. Pier Luigi Nervi, ha
fatto osservare come i ristrettissimi
termini di tempo concessi per la costruzione
e la non comune importanza
delle sue dimensioni, hanno creato un
complesso di problemi costruttivi del
tutto inconsueti e mal risolvibili con i
tradizionali sistemi di costruzione.
Egli si è valso di nuovi procedimenti
esecutivi, già felicemente applicati
dalla Società, Ingg. Nervi e Bartoli
di Roma.
Il Palazzo delle Esposizioni
In occasione dell'apertura della mostra Pier Luigi Nervi, Architettura come sfida, uno sguardo allo storico progetto di Nervi per il Palazzo delle Esposizioni di Torino.
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- Enrico Pellegrini
- 28 aprile 2011
- Torino
I sistemi sono sostanzialmente basati sulla prefabbricazione e sull'impiego del ferro cementato. Il grande salone, delle dimensioni di 96,00 m X 75,00 m, ha la copertura a volta sottile ondulata, realizzata con elementi in ferro cementati fabbricati in serie e resi solidali fra loro. La posa in opera avvenne su apposito ponteggio, mediante nervatura in cemento armato, disposto sul colmo e nel cavo delle onde. Lo spessore degli elementi, che hanno la larghezza di un'onda e la lunghezza di m. 4,40, è di 4 cm. Lo spessore medio di tutta la volta è inferiore a gli 8 1'111. Appare quindi inferiore agli 8 cm. Appare quindi evidente la grande importanza di questa particolare leggerezza che rende possibili coperture di grandissima luce con limitato impiego di materiale e con incredibile facilità e rapidità esecutiva.
Ai vantaggi costruttivi la struttura unisce una felice espressività architettonica; sono da notarsi, a questo riguardo, i ventagli di passaggio dalla volta ondulata ai pilastroni. Per la semi cupola della rotonda, deI diametro di 40 m, è stato adottato un sistema costruttivo basato sulla prefabbricazione di elementi a forma di losanga, collegati in opera con nervature in c.a. La struttura è completa all'estradosso con una solettina in ferro cementato di 3 cm di spessore. Lo spessore complessivo, tenuto conto delle nervature , è di circa 7 cm.
Le nervature di collegamento delle losanghe prefabbricate restano in vjsta all'intradosso e costituiscono un effettivo motivo architettonico. I solai di copertura del sottopiano e quelli delle gallerie laterali del Salone sono sostituiti da travi prefabbricate di 7,50 m sulle quali trovano appoggio tavelloni a doppia curvatura; travi e tavelloni sono resi solidali tra loro e completati staticamente dalla soletta. La prefabbricazione delle travi ha reso possibile la loro sagomatura con allargamento verso gli appoggi che risponde integralmente alle esigenze statiche.
Si può anzi osservare che il conseguimento di una spontanea espressività architettonica, derivata dalla sincera denuncia delle forme statiche e costruttive, costituisce la caratteristica principale di tutte le strutture portanti del Palazzo delle Esposizioni.