Domus 1044 - Marzo 2020
Direttore
David Chipperfield
Info
Nell’ottobre 2017, a Otay Mesa, area desolata presso San Diego, Donald Trump presentò otto prototipi di segmenti di muro. Erano progettati per essere usati lungo la frontiera tra Stati Uniti e Messico, la cui fortificazione era un pilastro centrale della campagna elettorale di Trump. Benché i muri di frontiera siano generalmente considerati una soluzione inefficace e simbolica per quello che i conservatori ritengono essere il problema dell’immigrazione negli Stati Uniti, i prototipi erano la rappresentazione della decisione di Trump di mantenere le promesse che lo fecero poi eleggere. Costati 3,3 milioni di finanziamenti federali, i prototipi in gara [poi distrutti, vedi foto], avrebbero rappresentato per l’azienda vincitrice un contratto monumentale. Il prototipo scelto da Thomas Demand per questa copertina è stato realizzato dalla società Elta North America, azienda del settore della difesa che ha sede nel Maryland ed è di proprietà della Israel Aerospace Industries. Il flusso di capitali e risorse militari tra USA e Israele aggiunge al prototipo un ulteriore livello simbolico, suggerendo un parallelo con la difesa delle frontiere israeliane dagli Stati che ne minacciano l’esistenza. Trump, da immobiliarista e scalatore sociale, ha costruito una fortuna su progetto e vendita di strutture ambiziose. Nell’ottobre 2018 ha descritto il muro come un insieme di “lastre d’acciaio dal progetto artistico”. Demand nota come il progetto della Elta rispecchi la convenzione rinascimentale del “piano nobile” che sovrasta il più umile piano terreno. Tutti i prototipi si sono rivelati tutt’altro che inespugnabili, e, come per molti dei soggetti di Demand, fantasie impossibili.