Domus 1043 - Febbraio 2020
Direttore
David Chipperfield
Info
La Shepard Ivory Franz Hall II della University of California di Los Angeles, nota anche come Psychology Tower, fu inaugurata nel 1967. L’architettura non è notevole né per il progetto (una griglia strutturale quadrata di calcestruzzo) né per le dimensioni (benché all’epoca fosse l’edificio più alto del campus), ma piuttosto per il suo architetto. Paul Revere Williams fu il primo membro di colore dell’American Institute of Architects e, più tardi, il primo associato di colore. Combatté per superare i pregiudizi dei committenti, in prevalenza bianchi, e a dire il vero ci riuscì benissimo. Progettò in tutta Los Angeles centinaia di edifici, dalle sobrie abitazioni borghesi alle residenze in stile Beaux Arts, dalle strutture civiche moderniste (compreso l’aeroporto di Los Angeles), agli alberghi di Beverly Hills. L’aneddoto più frequente è che avesse imparato a disegnare al contrario per evitare che il committente fosse a disagio sedendosi accanto a lui durante le riunioni. In realtà, nella sua stessa versione, Williams acquisì questa capacità per distogliere l’attenzione dalla sua etnia e indirizzarla invece alla sua impressionante abilità tecnica. Thomas Demand è stato attratto dall’efficienza razionale, modulare della Franz Hall II, che ben si combina alla sua tecnica di ritagliare forme di carta seriali con un plotter digitale per realizzare i suoi modelli. La sottigliezza della costruzione, inoltre, qui entra in risonanza con l’identità dell’edificio: una facciata neutra che cela non solo la complessità biografica di Williams, ma anche il relativo processo di adattamento, anomalo e doloroso. È la prima volta che un’opera di Williams figura sulla copertina di Domus.