La società finanziaria danese Nordic Real Estate Partners (NREP) sta collaborando con C40 Cities Climate Leadership Group – una rete di circa 100 sindaci di tutto il mondo che si occupa di cambiamenti climatici e sostenibilità – per creare più quartieri da 15 minuti nelle città di tutto il mondo. Almeno cinque comuni, ancora da annunciare, prenderanno parte a progetti pilota che mirano a ridurre l’uso dell’automobile e a migliorare la vivibilità delle città.
Il concetto di città in 15 minuti è stato sviluppato da Carlos Moreno, direttore scientifico del Laboratorio ETI dell’Università della Sorbona e inviato speciale di Parigi per le città intelligenti, e l’interesse per la sua adozione è aumentato dopo la pandemia. L’idea si basa sull’obiettivo di avere la maggior parte delle necessità quotidiane – tra cui abitazioni, negozi di alimentari, servizi per l’infanzia, scuole, strutture sanitarie, spazi verdi, attività ricreative e accesso ai trasporti pubblici a breve distanza a piedi o in bicicletta da casa. La vicinanza a questi fattori aiuterebbe a ridurre la necessità di automobile e le relative emissioni di carbonio.
Cinque progetti pilota per i “quartieri in 15 minuti”
Una rete di 100 sindaci sta collaborando con una società finanziaria danese per lanciare un programmare di progetti pilota.
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- La redazione di Domus
- 29 settembre 2022
Moreno è anche partner strategico dell’iniziativa C40/NREP, così come UN-Habitat. Gli organizzatori affermano che i programmi pilota saranno uno dei primi tentativi di coordinare gli sforzi per creare quartieri di 15 minuti tra i funzionari locali di tutto il mondo, con l’obiettivo di stabilire standard di progettazione e schemi che altre città possano seguire.
L’iniziativa si concentrerà su due tipi di quartieri: quelli nuovi che stanno nascendo e quelli esistenti che devono essere rinnovati. NREP ha promesso un impegno iniziale di 500.000 dollari per il piano nell’arco di due anni. L’azienda, con sede a Copenaghen, gestisce un patrimonio di 18 miliardi di euro.
Immagine di apertura: London, United Kingdom. Foto Roman Koester, via unsplash