Il binomio tra archeologia industriale e arte contemporanea è un esperimento consolidato che ha dato esiti positivi e virtuosi a livello globale. A Shanghai questo tema si declina nuovamente in un progetto di riqualificazione urbana sull’area dell’ex aeroporto di Longhua, dove il visitatore ha la possibilità di muoversi liberamente tra la città, la natura e l'arte. Un grande parco urbano dall’aspetto quasi lunare, accoglie, oltre ai cinque serbatoi di carburante per l'aviazione trasformati in padiglioni d’arte contemporanea, una miriade di installazioni artistiche sparse, una piazza d’acqua a gradoni, un sistema di spazi pubblici interni, una foresta urbana e l’accesso pubblico al lungo fiume Huangpu che lo attraversa. Al centro del progetto c'è la fusione di architettura e paesaggio attraverso una "Super-Surface", un manto verde calpestabile di 5 ettari che collega i cinque serbatoi attraverso percorsi e spazi sotterranei. Ciascun serbatoio conserva l'estetica industriale originale e viene progettato in funzione degli spazi museali e ricreativi che accoglie. Aperture e oblò circolari e oculi sono state ritagliate nei serbatoi per permettere alla luce naturale di entrare, e ai visitatori di osservare il paesaggio circostante.
Da serbatoi dismessi a centro d'arte: un modello di istituzione culturale urbana a Shanghai
Il progetto Thank Shanghai di Open Architecture è un centro per l'arte contemporanea aperto ad usi diversi e senza confini, capace di fondere l'arte con la natura e le persone.
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- Bianca Pichler
- 26 maggio 2020
- Shanghai, China
- Open Architecture
- 47.448 mq
- centro d'arte contemporanea e parco
- 2019
planimetria del complesso
Sezione dei padiglioni