È mezzanotte, abbandoniamo il lago di Aral a bordo di un autobus, destinazione il cosmodromo di Baikonur che si trova a circa 200 chilometri a est del lago di Aral Saranno necessarie sette ore per arrivarci e dovremo attraversare le steppe desertiche del Kazakistan. Il leggendario cosmodromo di Baikonur, la più vecchia e utilizzata base di lancio del mondo, fu costruito dall'Unione sovietica nel 1955 e reso famoso dal primo lancio di un astronave con a bordo un uomo: il Vostok 1 che portò Yuri Gagarin nello spazio per la primissima orbita attorno alla Terra.
Molti altri voli storici hanno contribuito a rendere Baikonur un luogo quasi mistico: quello del primo satellite costruito dall'uomo, Sputnik 1, il 4 ottobre 1957; della prima nave spaziale che si sia avvicinata alla Luna, Luna 1, il 2 gennaio 1959; del primo volo orbitale con un uomo a bordo, Yuri Gagarin, il 12 aprile 1961; del primo volo di una donna nello spazio, Valentina Tereshkova, nel 1963. Altri 14 astronauti di 13 nazioni diverse—tra cui Cecoslovacchia, Germania Est e Francia—hanno iniziato il loro storico viaggio da qui. Il cosmodromo è stato ceduto in affitto nel 1996 dal governo kazako alla Russia (scadenza contratto attuale 2050) ed è gestito in modo congiunto dalla Agenzia spaziale della federazione russa (Roscosmos) e dalle Forze spaziali russe. L'area di Baikonur è attrezzata per il lancio di veicoli spaziali sia con, sia senza uomini a bordo e supporta astronavi russe di generazioni diverse: Soyuz, Proton, Tsyklon, Dnepr, Zenit e Buran.
![Regina Peldszus e Nelly Ben Hayoun nel suo costume cosmonauta in attesa del decollo. Fotografia di Samantha Lee. Regina Peldszus e Nelly Ben Hayoun nel suo costume cosmonauta in attesa del decollo. Fotografia di Samantha Lee.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_9565_2-big_355433_4123_Regina%20Peldszus%20and%20Nelly%20Ben%20Hayoun%20in%20her%20cosmonaut%20costume%20waiting%20for%20the%20lift%20off%20-pictures%20by%20samantha%20lee.jpg.foto.rmedium.jpg)
Ci è stato dato accesso da parte del governo russo e l'Agenzia spaziale britannica a partecipare al Zenit-3M razzo. Si tratta di un veicolo senza equipaggio, in cima il suo booster uno Spektr-R osservatorio radio che entrerà a far parte di RadioAstron.
Nel 1966 fu costruita nei pressi della base una cittadina di supporto che fornisse abitazioni, scuole e altre strutture necessarie ai lavoratori della base. È qui che si trova il nostro albergo. Attraversiamo il deserto, è buio pesto, non si vede la strada… Ascoltiamo Carl Sagan e la sua serie Cosmos mentre guardiamo incessantemente fuori dal finestrino domandandoci come faremo a non perderci in questo buio. Davanti a noi fosche tormente di sabbia, demoniache figure di polvere, mentre l'autobus tenta di farsi strada nel terreno brullo.
![Soldati creativi dell'Unknown Field Division mentre guardano il lancio del telescopio Zenit. Fotografia di Nelly Ben Hayoun. Soldati creativi dell'Unknown Field Division mentre guardano il lancio del telescopio Zenit. Fotografia di Nelly Ben Hayoun.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_3343_3-big_355433_2883_baikonur2.jpg.foto.rmedium.jpg)
Le 8.00 del mattino, una enorme distesa ci separa dal telescopio Zenit. Alla nostra destra un altro gruppo di spettatori, alcuni dei quali hanno contribuito alla costruzione del telescopio. Ci incamminiamo avvicinandoci sempre più alla piattaforma di lancio.
Ops…
Devo fermarmi; Michael Madsen, regista del film Into Eternity, sta girando la scena in 3D e sono finito nell'inquadratura…
Mi ritrovo in un'ottima posizione, non ho niente davanti a me, tranne il lungo braccio della gru a ponte che sostiene lo Zenit-3M.
Noi siamo tutti radunati in un campo a cinque chilometri dalla rampa di lancio del razzo. Cinque chilometri corrispondono a:
-La lunghezza di una corsa olimpica
-1.250 elefanti
-109 razzi Soyuz allineati
-2.361 cosmonauti stesi in orizzontale
-1.026 scale da cinque metri sovrapposte
-6.250 sacchi di cemente
Ehi… Esce del fumo…
Niente di stravagante, una porta, un letto matrimoniale e la televisione, un lungo corridoio e nello spazio antistante l'albergo, alcuni alberi con il nome di uno dei precedenti residenti lanciati in orbita.
![Il decollo dello Zenit-3M. Il decollo dello Zenit-3M.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_6573_4-big_355433_3862_IMG_9356_11.jpg.foto.rmedium.jpg)
Un momento magico. Il telescopio è scomparso e probabilmente in questo momento compie una rotazione attorno al nostro pianeta mentre noi siamo trattenuti a terra dalla gravità. Siamo incapaci di muoverci in attesa che il prossimo telescopio stacchi da terra. Non siamo in assenza di gravità, siamo i cosmonauti fantasma. Soldati creativi che hanno perso la loro unica possibilità di lottare con la gravità.
Non abbiamo un vero razzo ma per fortuna i russi hanno prodotto alcuni interessanti placebo, abbiamo qui con noi alcune bottiglie di vodka a forma di Soyuz. Ne beviamo un sorso e decolliamo di nuovo.
![L’albergo cosmonauta di Baikonur. Fotografia di Bryan Allen. L’albergo cosmonauta di Baikonur. Fotografia di Bryan Allen.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_8223_5-big_355433_2191_baikonur11.jpg.foto.rmedium.jpg)
![Cosmonauta 'secco' nel museo del cosmodromo di Baikonur. Fotografia di Neil Berrett. Cosmonauta 'secco' nel museo del cosmodromo di Baikonur. Fotografia di Neil Berrett.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_7083_6-big_355433_8364_baikonur4.jpg.foto.rmedium.jpg)
![Capsula nel museo del cosmodromo di Baikonur. Fotografia di Neil Berrett. Capsula nel museo del cosmodromo di Baikonur. Fotografia di Neil Berrett.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_1344_7-big_355433_7446_baikonur5.jpg.foto.rmedium.jpg)
Ci avviciniamo probabilmente troppo e scopriamo che nasconde un tunnel sotterraneo, un passaggio al "backstage" di Baikonur.
![Il 'vuoto' di fronte alla parabola satellitare. Fotografia di Nelly Ben Hayoun. Il 'vuoto' di fronte alla parabola satellitare. Fotografia di Nelly Ben Hayoun.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_4683_8-big_355433_1071_baikonur3a.jpg.foto.rmedium.jpg)
La contemplazione, e la curiosità, cessa nel momento in cui il suono delle sirene delle automobili della polizia ci informa dello sconfinamento nello spazio militare. Dobbiamo andarcene…
![Charles Irby e il suo gioco rischioso sulla sommità di un razzo. Fotografia di Neil Berrett. Charles Irby e il suo gioco rischioso sulla sommità di un razzo. Fotografia di Neil Berrett.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_5164_9-big_355433_1194_baikonur8.jpg.foto.rmedium.jpg)
![“Fumo Umano” scultura a razzo Soyuz. Fotografia di Samantha Lee. “Fumo Umano” scultura a razzo Soyuz. Fotografia di Samantha Lee.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_8056_10-big_355433_9253_baikonur9.jpg.foto.rmedium.jpg)
![Soldati creativi dell'Unknown Field Division nella scuola primaria di Baikonur. Fotografia di Nelly Ben Hayoun. Soldati creativi dell'Unknown Field Division nella scuola primaria di Baikonur. Fotografia di Nelly Ben Hayoun.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_8850_11-big_355433_7521_baikonur12.jpg.foto.rmedium.jpg)
Infine viviamo quella che l'esperto dello spazio Régina Peldszus definisce una "situazione non calcolata", qualcosa, dice, di anormale.
Michael Madsen tenta di accedere a una delle capsule del razzo esposte nella scuola. Immagino sia uno dei razzi Soyuz, ma potrei sbagliarmi. Entriamo nella cabina di pilotaggio e ci sediamo immersi nella polvere. Regina alla mia sinistra, Michael alla mia destra.
Per quindici minuti schiacciamo qualsiasi bottone a portata di mano, un perfetto terreno di gioco per adulti. Immagino di essere il comandante e diamo il via all'ispezione del motore. Tutto sembra andare secondo i piani. Il lancio dovrebbe avvenire tra pochi secondi. Sulla nostra destra, il portello da cui abbiamo avuto accesso alla capsula è spalancato. Ha inizio il conto alla rovescia mentre Michael aziona i comandi.
![Giocare con Michael Madsen e Regina Peldszus nella capsula Soyuz. Fotografia di Nelly Ben Hayoun. Giocare con Michael Madsen e Regina Peldszus nella capsula Soyuz. Fotografia di Nelly Ben Hayoun.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_6214_12-big_355433_3909_baikonur14.jpg.foto.rmedium.jpg)
Un po' d'aria penetra dal finestrino rotto dello sportello ma è davvero poca cosa. Saremmo rimasti là dentro a lungo? Continuo a giocare e non la smetto di schiacciare pulsanti, magari uno di quelli comanda il portello. Oppure devo informare il centro di controllo? Sento che sto per diventare isterico, è un'esperienza davvero elettrizzante! Beh… in effetti… Siamo bloccati. Completamente bloccati.
I titoli di domani:
"Un sogno vissuto pericolosamente."
"Eroi moderni: non riescono a raggiungere lo spazio. Amaro ritorno con i piedi per terra."
"Muoiono in modo patetico a bordo della navicella Soyuz durante una simulazione di volo."
"La cabina di pilotaggio diventa una bara."
"Troppo pesanti per sperimentare l'assenza di gravità, resteranno per sempre sepolti sotto terra."
"Non piangete, hanno raggiunto le stelle ma sono rimasti con un pugno di polvere in mano."
L'atterraggio
Il resto accade velocemente. Sentiamo la guida urlare in russo, salire sopra la capsula e liberarci dal nostro luogo segreto perso nello spazio. Sono estratto a braccia dall'alto. Per un attimo non vedo, la luce è accecante. Siamo atterrati? Chiedo alla guida.
![Rilasciato dalla capsula Soyuz. Fotografia di Vere van Gool. Rilasciato dalla capsula Soyuz. Fotografia di Vere van Gool.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_5607_13-big_355433_6630_baikonur15.jpg.foto.rmedium.jpg)
'L'immaginazione ci porterà sempre in mondi mai esistiti. Ma se così non fosse non faremmo un solo passo a vanti,' ha detto Carl Sagan.
In realtà, la spedizione Unknown Fields Division Summer sembra davvero inventata da noi. Riesco a malapena a dare al viaggio una struttura, a renderlo tangibile. È come vivere l'Odissea con Omero e incontrare Ulisse e i Ciclopi sulla Luna. Viaggiare sull'arca di Noè e scoprire nuove terre con Colombo. Siamo andati nell'ignoto e lì resteremo un bel po'.
Se volete tenervi in contatto con noi, ci troverete, soldati creativi, tra i nuclei caldi della Terra e le orbite lontane dello zenit. Abbiamo il cellulare con noi. Ma non abbiamo corrente elettrica con cui caricarlo.
![The Unknown Fields Division soldati creativi, l'estate 2011 a casa dei coloni nella zona di esclusione di Chernobyl. Fotografia di Bryan Allen. The Unknown Fields Division soldati creativi, l'estate 2011 a casa dei coloni nella zona di esclusione di Chernobyl. Fotografia di Bryan Allen.](/content/dam/domusweb/it/architettura/2011/08/08/unknown-fields-division-parte-iii-il-cosmodromo-di-baikonur/big_352715_9926_14-big_355433_1424_group_shot.jpg.foto.rmedium.jpg)
[1] Video di Neil Berrett.
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Un premio per l'architettura tra luci e volumi: LFA Award
Un concorso fotografico internazionale che invita fotografi di tutto il mondo a catturare l'essenza dell'architettura contemporanea. Ispirato all'opera del celebre fotografo portoghese Luis Ferreira Alves, il concorso cerca immagini che esplorino il dialogo tra uomo e spazio.