La Queen Mary University, ultimo progetto in corso dello studio londinese di Will Alsop, è un centro di ricerca destinato a ospitare 400 scienziati in un ambiente a pianta libera.
Una scelta, quella di utilizzare la pianta libera, considerata fondamentale dal gruppo di progetto, nella prospettiva di favorire la nascita di nuove idee attraverso un processo di reciproca contaminazione. Un altro obiettivo fondamentale è stato quello di mantenere la struttura accessibile anche dall’esterno, in modo da offrire una risorsa didattica alla comunità locale. Il guscio esterno dell’edificio, un involucro in gran parte trasparente studiato per comunicare visivamente il suo fine, ospita un ambiente di lavoro. Al livello soprastante, invece, sono sospesi alcuni contenitori, ciascuno dei quali fornisce i servizi necessari ai ricercatori che operano al piano di sotto.
I contenitori sono stati inoltre utilizzati come occasione per introdurre alcuni elementi scultorei colorati negli spazi di lavoro. La ‘Cellula’ (Cell), il più grande dei contenitori, è una gigantesca molecola arancione. Offre 195 metri quadrati di superficie calpestabile distribuiti su due livelli, da usare come spazio didattico interattivo aperto al pubblico. Il contenitore battezzato Mushroom (Fungo), aperto sul lato superiore, offre una superficie dove organizzare seminari per un massimo di 30 partecipanti. I contenitori denominati Cloud (Nuvola) e Spikey (Chiodato), posti all’estremità meridionale del padiglione, offrono spazi di riunione flessibili. La ‘Nuvola’ – tutta bianca – è costituita da una serie di anelli metallici dai quali si tende un tessuto che le conferisce una forma ellittica. Spikey è una combinazione di puntoni e cavi, una delle tensostrutture più complesse mai realizzate, all’interno di costruzioni architettoniche con un effettivo utilizzo pratico.





Eclisse: l’arte dell’invisibile rivoluziona il design d’interni
Leader nella produzione di controtelai per porte scorrevoli a scomparsa, Eclisse ridefinisce il concetto di spazio abitativo. Attraverso soluzioni come Syntesis Line, l’azienda trasforma le porte in elementi di design continuo.