La luce che plasma l’arte

Con tecnologie avanzate, L&L Luce&Light valorizza le opere d’arte della mostra Personal Structures – Beyond Boundaries ai Giardini della Marinaressa in occasione della Biennale Arte, offrendo un’esperienza in cui la luce diventa parte della narrazione.

L’edizione del 2024 della Biennale d’Arte, inaugurata ad aprile e visitabile fino al 24 novembre di quest’anno, vede l’intervento L&L Luce&Light, azienda italiana leader nell’illuminazione architetturale e artistica che ha preso forma nella mostra Personal Structures – Beyond Boundaries nei Giardini della Marinaressa, uno spazio già di per sé evocativo, ma che quest’anno è stato arricchito e animato da installazioni artistiche provenienti da tutto il mondo e in cui la luce gioca un ruolo fondamentale per contribuire alla trasformazione del paesaggio artistico della città lagunare. 

Il contesto: i Giardini della Marinaressa Situati tra due poli cruciali della Biennale di Venezia, l’Arsenale e i Giardini, i Giardini della Marinaressa, nel quartiere Castello, rappresentano un luogo di passaggio e incontro per migliaia di visitatori. Quest’anno, questo parco storico si è trasformato in un vero e proprio giardino dell’arte, ospitando 20 sculture monumentali valorizzate dalla luce di artisti internazionali di grande rilievo, tra cui emergono nomi come Emily Young, Paresh Maity, Alexander Polzin e Sonja VishnudArt. L&L Luce&Light ha infatti contribuito a esaltare le sculture esposte attraverso un sistema di illuminazione altamente tecnologico e performante.

Personal Structures – Beyond Boundaries. Giardini della Marinaressa, Venezia. Ginko 3.0 // 3000K, 15W, sharp 48° con filtro ombra, antracite, cinghia di ancoraggio. Reiko 2.0 // 3000K, 7W, 44° - 34° - 18°, verde minerale.

Foto di Alessio Tamborini.

Personal Structures – Beyond Boundaries. Giardini della Marinaressa, Venezia. Reiko 2.0 // 3000K, 7W, 73°, verde minerale, picchetto per installazione a terra.

Foto di Alessio Tamborini.

Personal Structures – Beyond Boundaries. Giardini della Marinaressa, Venezia. Reiko 2.0 // 3000K, 7W, 34°, verde minerale.

Foto di Alessio Tamborini.

Personal Structures – Beyond Boundaries. Giardini della Marinaressa, Venezia. Reiko 3.0 // 3000K, 15W, 27°x64°, verde minerale. Reiko 2.0 // 3000K, 7W, 44° - 34° - 18°, verde minerale.

Foto di Alessio Tamborini.

L’importanza della luce nell’arte La luce non è semplicemente uno strumento funzionale per vedere a tutti gli effetti le opere: essa diventa materia creativa, capace di trasformare, plasmare e dare nuovi significati a ciò che illumina, e nel contesto della mostra Personal Structures – Beyond Boundaries, questa sinergia è esplorata approfonditamente. Grazie all’utilizzo dei proiettori Reiko 2.0 e 3.0, ogni scultura nei Giardini della Marinaressa viene messa in risalto, con giochi di ombre e riflessi che ne accentuano le forme e i materiali. Le finiture in verde minerale e cor-ten dei proiettori, inoltre, si integrano perfettamente con l’ambiente del parco, rendendo quasi invisibili gli strumenti che generano la luce. Gli accessori come le cinghie per l’ancoraggio agli alberi o i picchetti per l’installazione a terra permettono poi una grande flessibilità di collocazione, in grado di rispettare l’integrità sia dello spazio che delle opere, mentre le ottiche diversificate garantiscono un’illuminazione puntuale e precisa.

Un percorso tra le opere accompagnato dalla luce Uno degli aspetti più suggestivi del progetto illuminotecnico curato da L&L Luce&Light è l’uso del proiettore Ginko 3.0 per l’illuminazione del viale principale dei Giardini. Questo apparecchio, dotato di un filtro a effetto ombra naturale, ricrea l’esperienza visiva della luce che filtra attraverso il fogliame degli alberi, proiettando ombre suggestive sul terreno. Questa tecnologia incarna l’approccio di L&L Luce&Light nel campo dell’illuminazione outdoor, con soluzioni pensate per resistere alle condizioni atmosferiche più ostili senza compromessi sulla qualità dell’effetto luminoso. Nei Giardini della Marinaressa, la luce diventa così parte integrante della narrazione artistica.

La luce come elemento narrativo L&L Luce&Light, con il suo intervento nella Biennale Arte 2024, mostra come l’illuminazione possa andare oltre la pura funzionalità per diventare un elemento narrativo fondamentale. Nei Giardini della Marinaressa, la luce non si limita a svelare le opere, ma le arricchisce di nuovi significati, in un gioco di interazioni tra arte, spazio e spettatore. Come affermato dal curatore della mostra, la luce “rende visibile l’invisibile, dando corpo alle idee e alle emozioni che altrimenti rimarrebbero nascoste nelle ombre”. Questa esperienza luminosa permette ai visitatori di vivere l’arte in maniera immersiva, offrendo un nuovo sguardo su Venezia e sul suo straordinario patrimonio artistico, spingendo oltre i confini del visibile.