Promuovere la biodiversità progettuale

Ad Agorà Design, festival biennale dedicato al design, all’innovazione e alla biodiversità progettuale, sono stati premiati i vincitori di un concorso di progettazione, selezionati tra oltre 200 proposte da tutto il mondo.

È possibile intercettare nuove energie creative nella dimensione iperlocale? In un mondo che chiede un cambio di passo in termini di sostenibilità come un designer e un architetto possono rispondere alle istanze della società? Attraverso il recupero di saperi e tecniche dimenticati o caduti in disuso è possibile dare nuovo slancio alla cultura del progetto seguendo le specificità e storia dei territori? Queste le tematiche affrontate da Agorà Design, festival biennale che celebra la circolazione di idee sui temi culturali e sociali legati all’architettura e al design, all'innovazione e alla biodiversità progettuale, ideato dall’omonima associazione culturale diretta da Lucia Rescio e supportato dall’azienda Sprech e da altre realtà pubbliche e private. Dal 28 settembre al 1 ottobre 2023, la manifestazione ha animato gli spazi interni ed esterni del Palazzo Baronale di Martano, in provincia di Lecce, con esposizioni di progetti e di prototipi, di installazioni luminose e site specific, padiglioni sperimentali e uno spazio pergolato sotto al quale si sono tenute diverse conversazioni e presentazioni.

Sprech Agorà Design 2023

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Perno centrale di Agorà Design è il concorso aperto a studenti e professionisti, quest’anno diviso nelle sezioni “Living” e “Garden”. Il contest ha l’obiettivo di stimolare idee innovative e competitive per il settore produttivo, valorizzando talenti e risorse presenti sul territorio nazionale e internazionale. Sono stati circa 200 i progetti ricevuti da ogni parte del mondo. Oltre alla grande partecipazione di progettisti provenienti da tutta Italia, quest'anno Agorà Design assume una connotazione ancor più internazionale: sono arrivate candidature provenienti da Colombia, Belgio, Turchia, Inghilterra, Austria, India, Polonia, Cina, Ucraina, Corea, Egitto e Grecia. Durante il festival sono stati selezionati i progetti vincitori del concorso. Nella sezione “Living”, dedicata al mondo dell’interior design (complementi d’arredo, tessuti, rivestimenti, pavimenti) la vittoria tra i professionisti è andata a “Linfa - Il riposo che nutre l'anima” un prototipo dell’architetto pugliese Davide Decarli, realizzato in collaborazione con Pecore Attive. Tra gli studenti è stato premiato “Searamic”, autoprodotto dal veneto Giulio Bragagnolo e dal bolognese Paolo Sgarzi. Le tavole progettuali della sezione “Garden”, riservata all’outdoor con daybed (soluzioni a metà tra divano da esterno e lettino), sedute (divani, poltrone, sedie) e coperture (gazebo, tensostrutture, tendocoperture), hanno incuriosito i visitatori e la giuria che ha premiato “Felicità” del colombiano Samuel David Silva Batista. La studentessa salentina Ludovica Quarta ha convinto i giurati con “Sicq”.