La stampa 3D del cemento è una tecnologia di produzione molto recente. Qui a Domus se n’è cominciato a discutere il potenziale circa un decennio fa, con le prime sperimentazioni indipendenti: questo metodo consente la produzione di oggetti, di forme e texture altrimenti impossibili, oltre che permettere di realizzare serie in piccola e piccolissima scala, con possibilità di personalizzazione potenzialmente infinite. Se l’utilizzo della stampa 3d per la fabbricazione di oggetti e arredi è una tecnica nuova, lo è ancora di più la sua sperimentazione alla scala architettonica. Sono pochissimi i prototipi e le sperimentazioni in giro per il mondo e ancor meno quelli degni di nota. Tra le realtà che lavorano più seriamente in questo ambito troviamo Holcim, azienda leader nella fornitura di soluzioni sostenibili ed innovative nel settore dell'edilizia. Per Holcim, il 3D Concrete Printing presenta molti vantaggi: permette la creazione di progetti complessi riducendo l'impronta ambientale delle costruzioni, diminuendo fino al 70% i materiali rispetto alle strutture convenzionali. Promuove la circolarità, poiché il calcestruzzo è infinitamente riciclabile. Permette anche di costruire più velocemente a un costo di costruzione inferiore, con inchiostri adatti allo scopo, adattati a ogni esigenza di applicazione.
Holcim, passi avanti nella stampa in 3D del cemento
Striatus, a Venezia, è solo l'ultima costruzione in cemento stampato in 3D realizzata da Holcim, che vuole applicare questo metodo di produzione alla costruzione in grande scala, standardizzata.
L'ultima applicazione del marchio è Striatus, il primo ponte in calcestruzzo stampato in 3D progettato da Block Research Group e Zaha Hadid Architects in collaborazione con incremental3D. Il progetto è stato reso possibile da Holcim e dal suo inchiostro proprietario personalizzato, sviluppato appositamente per questa applicazione. Grazie alla progettazione computazionale e alla stampa 3D del calcestruzzo, la passerella non ha bisogno di rinforzi, è tenuta insieme dalla compressione. Il ponte garantisce la massima resistenza riducendo notevolmente l'uso di materiali. Shajay Bhooshan, a capo di CODE – Computation and Design all’interno di Zaha Hadid Architects, racconta le scelte formali del progetto: “Le superfici curve permettono di usare meno materia prima e sono più facili da stampare. Le geometrie del prodotto finale, inoltre, sono proprie dell’architettura, dell’ingegneria e della tecnologia digitale, tutti i saperi che hanno contribuito al progetto.” "Striatus definisce un nuovo linguaggio per il calcestruzzo che è digitale, avanzato dal punto di vista ambientale e circolare per progetto," spiega Jan Jenisch, CEO di Holcim. Striatus – esposto ai Giardini della Marinaressa di Venezia nei mesi della Biennale di Architettura 2021 – non è la sola sperimentazione completata recentemente da Holcim. Anzi, il CEO dell’azienda Jan Jenisch spiega che “le potenzialità di questa strategia si capiranno quando sarà applicata alla costruzione in grande scala, standardizzata.” Tra le diverse applicazioni di 3D Concrete Printing sviluppate da Holcim negli ultimi mesi troviamo un progetto in Malawi: la prima scuola stampata in calcestruzzo 3D al mondo, impiegando solo 18 ore per costruire le pareti e utilizzando il 70% di materiali in meno rispetto alle tecniche di costruzione tradizionali.
"Il Malawi ha una carenza stimata di 36.000 aule secondo l'UNICEF, stimando che ci vorrebbero 70 anni per colmare questo gap di infrastrutture critiche utilizzando l'edilizia tradizionale. Con la stampa 3D del calcestruzzo, potremmo colmare questo divario entro i prossimi 10 anni. E ora stiamo diffondendo questo concetto in Kenya e Zimbabwe," spiega Jenisch.
Grazie alla collaborazione tra Holcim, GE Renewable Energy e COBOD si sta inoltre lavorando alla stampa 3D di torri per turbine eoliche. Grazie all’innovativa tecnologia di produzione le turbine possono raddoppiare la loro altezza, sfruttando venti più forti e catturando il 33% in più di elettricità rinnovabile a costi inferiori.
Holcim sta lavorando per affrontare alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo: migliorare gli standard di vita per tutti con soluzioni accessibili e sostenibili; costruire di più con meno, promuovendo l’economia circolare; diventare un’azienda net-zero, mettendo la sostenibilità al centro del suo operato.
- Holcim
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