Il saggio, vincitore della settima edizione del Premio Bruno Zevi, esce pubblicato da Bononia University Press quasi due anni dopo la proclamazione, ampliato e arricchito anche nell’apparato iconografico. Solomita racconta un Nervi ispirato dall’architettura gotica e dalla sua onestà espressiva che esalta il sistema strutturale. Un Nervi presentato in prima persona, citando le sue stesse parole, raccolte con un attento lavoro di ricerca tra libri, riviste e archivi. Un Nervi padrone di sistemi costruttivi, da lui stesso inventati, ma forse meno preparato o interessato a lavorare con materiali lontani dal cemento, come l’alluminio.
L’autore riserva la parte iniziale del libro alla descrizione del panorama mondiale di ricercatori che vedono nella modellazione della forma e nell’ottimizzazione della sezione le risposte più economiche, funzionali ed espressive alle esigenze architettoniche del ventesimo secolo. Un focus per contestualizzare e comprendere meglio Nervi, grazie al confronto con altri ingegneri stranieri che parallelamente svolgevano sperimentazioni analoghe.