Succede che, improvvisamente e per cause non precisate, alcuni argomenti comincino a diventare di moda: per esempio oggi sono di moda i radicals, la resilienza, il professionismo degli anni Cinquanta. Tra gli altri, il rapporto tra cinema e architettura ha ottenuto uno spazio di rilievo a partire da una decina di anni, certo non senza fondate ragioni.
Dopo la pubblicazione di una vasta serie di volumi più o meno specifici e più o meno significativi sul tema [1], dopo l’organizzazione di numerose rassegne cinematografiche sui must del cinema architettonico [2], dopo la nascita del nuovo genere documentaristico dedicato alle vite degli
architetti famosi [3], dopo l’istituzione di un premio italiano per il cinema di architettura [4], il libro La recita dell’architetto. 1523 film e un videogioco potrebbe risultare a una prima impressione ridondante e superfluo.
Nei film, brevemente narrati e contestualizzati nei saggi contenuti nelle prime cento pagine del libro, l’architetto è a tutti gli effetti un personaggio specifico all’interno del contesto in cui agisce, è il rappresentante di una categoria di rilievo che si muove dentro alle dinamiche economiche,
sociali, anche relazionali, con tutto l’appeal che storicamente si è costituito intorno al suo nome.
Oggi tale specchio è evidentemente meno aderente alla realtà, e certo i simulati architetti in scena al cinema non potranno più essere rappresentativi di una categoria unitaria. In questo senso anche il cinema contemporaneo ha cominciato a sfaccettarne il ruolo e a proporre
diverse versioni di architetti. Sono tre architetti di diverso genere, per esempio, i protagonisti di The tree of life, 2011, Medianeras, 2011 e Tutta colpa di Freud, 2014.
1 Tra gli altri: Progetti di città sullo schermo. Il cinema degli urbanisti, 2001; Cinema e architettura, 2003; Cinema in Italia. Sguardi sull’architettura del Novecento, 2007; Architetti e cinematografi. Tipologie, architetture, decorazioni della sala cinematografica delle origini, 2009; Cinema/architettura “costruire lo sguardo”. Storia sinestetica del cinema in 40 grandi registi, 2009; Cinema architettura composizione, 2009; L’architettura nel cinema di fantascienza, 2010; La città delle immagini. Cinema, video, architettura e arti visive, 2011; Il cinema
degli architetti, 2014; Atlante delle emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema, 2015; etc.
2 Tra le altre: Cinema e architettura, Cine+Città, L’architettura del cinema, Architettura-cinema, Architettura al cinema, Frames, Milano Design Film Festival, Il cinema racconta gli architetti, Vuoti a rendere, etc.
3 Tra gli altri: Louis Kahn. My architect, 2003, Frank Gehry. Creatore di sogni, 2005, Quanto pesa il suo edificio,
Mr. Foster?, 2010, Rem, di prossima uscita, etc.
4 Premio Dedalo Minosse Cinema, Vicenza, 2015