Forse il modo migliore per iniziare la lettura di Distance & Engagement è aprire il volume all'altezza della sezione "Glossary": otto pagine di parole e definizioni posizionate, non a caso, al centro del libro. Si tratta di una sezione di terminologia che intreccia il vocabolario fortificazioni alla storia dell'arte – e che invita il lettore a fare sua ogni sfumatura del testo, a scoprire aneddoti e molteplici riferimenti di una monografia che non si offre al pubblico come dispositivo per presentare i progetti e l'opera dello studio zurighese, quanto il suo metodo di lavoro, l'approccio sperimentale e investigativo al paesaggio.
Distance & Engagement – Walking, Thinking and Making Landscape è infatti edito da Alice Foxley, la responsabile del dipartimento di Search and Research dello studio diretto da Günther Vogt; sfogliandolo si svela come un catalogo di svariate discipline – dalla geologia alla botanica, dall'ingegneria delle catalogo di studi, analisi, mappature, pratiche di rilievo e ipotesi di restituzione e intervento.
Centrale per avvicinarsi alle metodologie di lavoro dello studio è la Walker’s Perspective: camminare nel paesaggio per misurarne proporzioni e distanze, attraversare a piedi i territori e le città per restituirne forma e caratteristiche attraverso un’esperienza di partecipazione e non solo di rilievo
Francesco Garutti