L’installazione site-specific, situata nell’ex caveau di viale Sabotino 22, è composta da tre gigantografie digitali su PVC tratte dall’archivio fotografico on line del CERN e dell’esperimento LHC a ricoprire interamente 3 pareti della sala.
È su questi fondali che Pozzi propone 4 lavori composti da altrettante superfici dodecagonali di alluminio anodizzato contenenti 34 palline da ping-pong in sospensione magnetica.
Infine, nella lunga parete frontale di dodici metri, è riprodotta una fotografia scattata da Michael Hoch del CMS rappresentante una parte della comunità scientifica del CMS responsabile dell’ideazione, costruzione e implementazione dell’esperimento CMS. Sono loro a salutare il pubblico dell’arte accogliendolo in mostra dal Building 40 presso il CERN di Ginevra. Questi ricercatori determinati e instancabili, ritratti insieme in questo scatto storico, costituiscono invece una finestra che Pozzi apre verso il futuro.
Passato, presente e futuro si trovano quindi intimamente connessi in una fitta rete di relazioni dove trovano spazio riferimenti espliciti alla storia dell’arte. La passione di Luca Pozzi per Lucio Fontana, Frank Stella, Alberto Burri ed Enrico Castellani si armonizza nei sottili rimandi interdisciplinari della mostra, che unisce l’arte contemporanea a scienza, informatica e tecnologia.
fino al 18 dicembre 2015
Luca Pozzi
Detectors
in collaborazione con art@CMS
FL Gallery
viale Sabotino 22, Milano