dell’architettura contemporanea. Inoltre, trasformare una residenza privata in un complesso plurifamiliare, ha spinto a riflettere su cosa potesse significare oggi trasformare un edificio adeguando l’architettura a un nuovo modo di abitare, per lo più legato ai periodi brevi di permanenza, in relazione a un contesto il cui paesaggio costruito era decisamente mutato.
Dal progetto discende un volume modellato attraverso due azioni centrali: l’aggiunta di parti nuove e lo scavo di altre, con l’obiettivo di dotare tutti gli appartamenti di almeno un balcone e assecondare le distanze di rispetto dagli altri edifici come da normativa. A sottolineare il processo architettonico, sono stati usati colori differenti per differenziare le superfici principali rispetto a quelle ricavate dagli scavi.
La costruzione di una nuova copertura, realizzata in legno per ridurre il peso sulla struttura esistente, ha permesso inoltre di aumentare l’altezza interna del terzo piano rendendolo abitabile. Gli “scavi” hanno riguardato invece il terzo piano, il piano di sottotetto e il lato sud del piano terra.
La composizione delle facciate è basata su una griglia modulare su cui si imposta il disegno delle nuove aperture, dei balconi e del rivestimento di facciata. Il materiale scelto per l’involucro esterno è il gres porcellanato, a basso spessore, di colore grigio scuro e grigio chiaro, direttamente incollato sul cappotto di isolamento, in linea con la tradizione locale (seppure nuovo nel formato), e con i caratteri dominanti dell’edificato vicino.
Inoltre la possibilità di variare il disegno delle fughe, grazie alle grandi dimensioni delle lastre in gres, ha generato un disegno geometrico quasi rarefatto che impreziosisce la facciata.
Le unità abitative interne sono organizzate su quattro livelli, compreso il piano terra. La loro dimensione varia dai 50 mq agli 80 mq e sono servite dal nuovo corpo scale e dal nuovo ascensore che collega anche il piano interrato.
Le aree esterne sono state un tema di progetto importante e per nulla scontato. Per permettere una maggiore visibilità e una certa continuità di paesaggio in tutto il giardino circostante il complesso residenziale, parte del piano terra dell’edificio è stato svuotato realizzando un portico di passaggio che dall’ingresso all’area porta sino alla parte retrostante della proprietà, selezionando puntualmente tutta la vegetazione presente.
Casa a Milano, via Bellincione
Tipologia: ristrutturazione
Architetto: DAP Studio
Cliente: privato
Completamento: 2014