Gli oggetti di partenza sono una vasca del ‘700 e un vaso moderno con un volume pulito: storia antica e recente della produzione ceramica di Nove, territorio fisico e concettuale in cui Paolo Polloniato si muove benissimo.
La rivisitazione della decorazione pittorica e la manipolazione degli stampi delle varie manifatture storiche del suo luogo di origine, al fine di creare progetti che generano nuovi scenari, sono infatti i tratti distintivi del lavoro del designer di Nove.
Le donne, all’interno delle manifatture di Nove, venivano impiegate per produrre con precisione e gusto le minuzie floreali che ornavano le ceramiche. Celestino e Polloniato hanno deciso di mettere sotto vetro una composizione di questi fiori creando un microcosmo con piccoli arbusti e insetti.
Una bolla in vetro borosilicato soffiato a lume custodisce questa composizione. La bolla in vetro che nei vasi Olfattorio di Cristina Celestino è ampolla olfattiva con la funzione di trattenere e restituire con intensità il profumo del fiore, in questo caso ha lo scopo di preservare questa natura fragile ed artificiale. Come nei vasi Olfattorio infatti si suggerisce anche un’esperienza sensoriale più profonda.
La bolla in vetro qui diventa bulbo oculare, dotata di una lente di ingrandimento, il Cristallino, che permette di apprezzare nel dettaglio quel delicato e minuzioso microcosmo che mani sapienti hanno prodotto.
Cristallino
Design: Cristina Celestino e Paolo Polloniato