“Il nostro lavoro è stato sì un lavoro critico ma soprattutto un lavoro in una specie di terra di nessuno, che era quella che si stendeva tra l’arte e il design, tra la politica e l’utopia, tra la filosofia e l’antropologia, era un tentativo di critica radicale e da qui forse il nome di architettura radicale, di critica radicale alla società”.
Da queste parole di Adolfo Natalini è possibile cogliere l’intera essenza che ha caratterizzato il movimento radicale a Firenze, che sull’onda anche della rivoluzione studentesca aveva visto crescere, oltre ad Archizoom, Superstudio, Ufo, Pettena, i 9999, gli Zziggurat e Remo Buti, molti dei quali avevano seguito il corso sul “Piper” di Leonardo Savioli.
dal 23 luglio al 15 settembre 2014
Radical Tools
Un progetto di: Base / Progetti per l’arte con Pino Brugellis, Lorenzo Bruni, Giovanni Bartolozzi.
Base / Progetti per l’arte
Via San Niccolò 18r, Firenze
3 luglio, h. 19.00
Gianni Pettena
8 luglio, h. 19.00
Archizoom (Dario Bartolini, Gilberto Corretti)
10 luglio, h. 19.00
Zziggurat (Alberto Breschi)
15 luglio, h. 19.00
Remo Buti
17 luglio, h. 19.00
9999 (Carlo Caldini)
22 luglio, h. 19.000
Superstudio (Piero Frassinelli, Adolfo Natalini)