I prati di Kazumasa Mizokami

L'artista giapponese, che ormai da 25 anni ha scelto l'Italia come sua patria di adozione, ci conduce nella sua natura magica, colorata e leggera.

Kazumasa è un filosofo che parla in ceramica. Il suo procedere non è con moto, ma una successione di immobilità. Immobilità frontali, mai prospettiche (la prospettiva manca di coraggio. Il coraggio è frontale. La prospettiva è una via di fuga).

 

Ragazza che cammina sul fiore, 2006. Terracotta dipinta, 101 x 35 x 36 cm.
In apertura: Cuore della primavera, 2012. Terracotta dipinta, 40 x 40 x 8 cm

 

I suoi prati di ceramica, corolle viste dall’alto, sono tappeti immobili su cui l’umanità può camminare. Come camminavano sui tappeti di fiori i Beati del Trecento Italiano. Camminavano passo per passo, per sempre. Ma i Beati di Kazumasa non camminano, né tanto meno volano. Posano il peso celestiale della loro figura sul prato di ceramica, come un’impronta. Il prato è un pavimento sconfinato, per Kazumasa. Il suo gioco è frontale, non prospettico.


Fior di latte, 2013. Tecnica mista,
120 x 90 x 20 cm

Tutto si gioca sul posto. Kazumasa vero guerriero giapponese. La prospettiva non è frontale, non è coraggiosa. Lisa Licitra Ponti

 

 

Kazumasa Mizokami

Centro Botanico

via Cesare Correnti 10

fino al 30 giugno 2013

A sinistra: Calendario - 12digiugno, 2013. Terracotta dipinta, 27 x 17 x 4,5 cm
A destra: Calendario - 6diagosto, 2013. Terracotta dipinta, 26 x 16 x 2,5 cm

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