Il cibo è sempre più presente mondo della rete e la cucina sta vivendo un momento di nuova e grande popolarità. Forse la ragione va cercata in una rinnovata attenzione a cosa si mangia e a come lo si mangia? Anche il design può dare il suo contributo a migliorare l'alimentazione delle persone? La prima indagine raffinata e completa sul design del cibo arriva dal Museo MART di Rovereto, da qualche tempo capitanato da Cristiana Collu, con la mostra "Progetto Cibo. La Forma del Gusto", a cura di Beppe Finessi, un progetto espositivo che rappresenta il tentativo, attraverso gli oltre 200 vivaci oggetti proposti, di stimolare nel visitatore una diversa percezione estetica e sensoriale; una selezione di opere "da mangiare con gli occhi, assaporare con lo sguardo e percepire con tutti i sensi", come raccontano dal museo. Da anni, i media si occupano del buon cibo e indagano ogni sua tecnica e applicazione, il parallelo con il design sembra sempre più calzante: cibo prodotto in quantità seriale o cibo in edizione limitata?
Progetto cibo
AL MART, la prima indagine raffinata e completa sul design del cibo, a cura di Beppe Finessi, propone una selezione di opere "da mangiare con gli occhi, assaporare con lo sguardo e percepire con tutti i sensi".
Il cibo è sempre più presente mondo della rete e la cucina sta vivendo un momento di nuova e grande popolarità. Forse la ragione va cercata in una rinnovata attenzione a cosa si mangia e a come lo si mangia? Anche il design può dare il suo contributo a migliorare l'alimentazione delle persone? La prima indagine raffinata e completa sul design del cibo arriva dal Museo MART di Rovereto, da qualche tempo capitanato da Cristiana Collu, con la mostra "Progetto Cibo. La Forma del Gusto", a cura di Beppe Finessi, un progetto espositivo che rappresenta il tentativo, attraverso gli oltre 200 vivaci oggetti proposti, di stimolare nel visitatore una diversa percezione estetica e sensoriale; una selezione di opere "da mangiare con gli occhi, assaporare con lo sguardo e percepire con tutti i sensi", come raccontano dal museo. Da anni, i media si occupano del buon cibo e indagano ogni sua tecnica e applicazione, il parallelo con il design sembra sempre più calzante: cibo prodotto in quantità seriale o cibo in edizione limitata?