Per consentire la partecipazione popolare e per dare trasparenza alle riunioni, ai processi e ai dibattiti che hanno luogo in città si è deciso nel 2004 di dare vita alla prima edizione della "Biennale d'architecture, d'urbanisme et de design" di Bordeaux che porta il titolo di "Agora". A otto anni dalla prima edizione a carattere biennale, la manifestazione è divenuta un punto di riferimento internazionale che discute un nuovo tema a ogni edizione e fa di Bordeaux un campo di sperimentazione. Per la quinta edizione, il responsabile dell'organizzazione dell'evento è stato l'architetto e antropologo francese Marc Barani, il quale ha deciso che questo "Agora" avrebbe avuto il compito di discutere e riflettere sulla trasformazione e sugli interventi in tema di patrimonio culturale. Tema straordinariamente necessario e complicato in una città come questa, caratterizzata dalla netta dismissione del patrimonio industriale e dello stesso centro cittadino. Per di più il tema può rivestire concretamente altrettanto interesse per la maggioranza delle città europee, città che oggi conservano un immenso patrimonio costruito da cui potrebbero trarre vantaggio e che potrebbero riutilizzare; ma ciò nonostante la scelta più diffusa consiste nell'abbandono e nella demolizione, in favore dell'espansione orizzontale di modelli urbanistici a bassa densità.
La biennale è divenuta un punto di riferimento internazionale che discute un nuovo tema a ogni edizione e fa di Bordeaux un campo di sperimentazione.