Il progetto è il tentativo di sperimentarne la trasformazione tipologica: esprime anche la volontà di risolvere problemi architettonici ampiamente condivisi ma solitamente ignorati negli edifici contemporanei utilizzando materiali comuni e la tettonica degli edifici.
La condizione esistente riguarda, dunque, una 'shophouse' non più in uso insediata in una delle aree più vivaci di Bangkok. Ogni piano è trasformato in unità di abitazioni/studio: una nuova tipologia pensata per piccole attività e soluzioni abitativo-lavorative decisamente inusuale per una città come Bangkok. Il piano terreno, invece, è lasciato completamente aperto per funzionare da parcheggio o giardino privato.
Le addizioni, su entrambi i lati, sul fronte e sul retro dell'edificio, sono anche le nuove facciate realizzate da una leggera struttura d'acciaio riempita da blocchi prefabbricati di cemento del tipo più comune. Si tratta del materiale da costruzione più economico, reperibile in ogni parte del Paese, soprattutto in quel tipo di edifici che sono l'espressione di un'architettura vernacolare contemporanea.
Le facciate funzionano, infatti, da frangi-sole, da diaframma per la privacy ma anche da protezione (dai ladri) e da dispositivo antintrusione. Lo spazio fra le ampie finestre e i blocchi di cemento sul fronte e sul retro è uno spazio "di respiro", per fumare o rilassarsi all'aria aperta, per crescere le piante ma funziona anche da spazio di condensazione e area di servizio.
Quando Bangkok ha affrontato la modernizzazione, verso la fine del IX secolo, la tipologia della 'shophouse' ha fatto la sua comparsa lungo la nuova strada che ha segnato la sua trasformazione da città affacciata sull'acqua a città radicata nelle terra.
Il programma di utilizzo misto prevedeva una destinazione d'uso commerciale, al piano terreno, e residenziale, al piano superiore. Un impianto preso a prestito dagli insediamenti cinesi di Singapore che ha conosciuto una rapida diffusione nella città ed è stato replicato ovunque nel paese.
Negli ultimi dieci anni, tuttavia, specialmente nell'area centrale di Bangkok, dove la trasformazione urbana è avvenuta più rapidamente che altrove a causa della nuova rete di trasporto di massa, la tipologia è decaduta poiché non è più stata capace di rispondere allo stile di vita contemporaneo.
Demolire e ricostruire tipi più aggiornati rispetto alla schiera di 'shophouse' è un compito piuttosto arduo poiché la proprietà di ogni singolo lotto è differente, come nel caso che ci riguarda.
Siamo affascinati dalla nostra mega metropoli in continua mutazione che dà forma alla vita fantascientifica in cui siamo immersi. Le nostre osservazioni sono sempre intrigate dalle soluzioni del vernacolare contemporaneo.
Il programma funzionale e distributivo della soluzione che proponiamo riguarda un modello di abitazione-studio in cui ogni piano è accessibile in maniera indipendente attraverso una scala comune (il punto debole delle vecchia tipologia riguarda proprio l'accessibilità da un'unica scala posta sul retro). In questo modo il proprietario di ogni piano può essere differente. Anche la divisione tra spazio commerciale e residenza su livelli diversi non è più necessaria; inoltre la creazione di piccoli studi connessi alle abitazioni facilita la fioritura di nuove attività.
Stefano Mirti ed io abbiamo progettato insieme lo stadio preliminare e definito il nucleo centrale del progetto. Insieme abbiano esplorato le diverse possibilità di realizzazione della facciata in modo che funzionasse anche da dispositivo di sicurezza (per evitare che i ladri avessero facile accesso), e da frangisole.
Stefano ha avuto l'idea del blocco di cemento, del tipo più comune e a basso costo diffuso nelle costruzioni fai-da-te, per la definizione della facciata. Il blocco di cemento è prodotto con tecnologie talmente accessibili e a basso costo che quasi chiunque potrebbe cuocerli nel forno di casa. La fase dello sviluppo con produttori è stato seguito dalla squadra di All(zone), come anche per la fase di disegno e di costruzione del progetto
All(zone) è un gruppo di giovani appassionati del progetto che opera a Bangkok. Il nucleo principale è formato da architetti (per formazione) con età e interessi diversi. Collaboriamo con entusiasmo con professionisti di discipline molto diverse rispetto al nostro campo specifico, e su progetti molto diversi: ci interessa avere sempre nuovi stimoli da gente nuova.
Siamo affascinati dalla nostra mega metropoli in continua mutazione che dà forma alla vita sempre più fantascientifica in cui siamo immersi. Le nostre osservazioni sono sempre intrigate dalle soluzioni del vernacolare contemporaneo.
Noi, quindi, è da qui che cerchiamo di apprendere per creare un ambiente costruito alternativo dove chiunque può sentirsi "a casa" nel mondo.
Sukhumvit 49, Bangkok
Design: Allzone, co.,ltd. with Stefano Mirti
Rachaporn Choochuey, Sorawit Klaimak, Isara Chanpoldee, Namkhang Anomarisi, Tharit Tossanaitada
con/with Stefano Mirti
Tipologia: restauro e trasformazione di una 'shophouse' in casa/studio
Area totale: 650 sq.m.
Ingegnere: cm one co.,ltd.
Impresa: Terdsak Tassayarn
Foto: Piyawut Srisakul