Le opere approfondiscono la relazione tra il pieno e il vuoto, generando un dialogo con lo spazio occupato temporaneamente. I contorni si modificano e si adattano al luogo. Gonfiandosi, i palloni utilizzano le linee dell'edificio per acquisirne la forma; il colore varia secondo il contesto. Si creano nuove forme attraverso le pieghe e i volumi. I riferimenti si trovano nelle opere di artisti quali Christo e Jeanne-Claude, senza tralasciare contemporanei come, tra gli altri, Rachel Whiteread, Kimihiko Okada, Doris Salcedo, Hans Hemmert, Michael Landy, Tomas Saraceno ed Ernesto Neto.
Con questa installazione, vincitrice del concorso internazionale SHOT - Sala Dogana Hands-On Transformation, bandito da Comune di Genova e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, si apre il programma 2011/2012 di Sala Dogana, dopo la prima stagione che ha visto 15 eventi realizzati con il coinvolgimento di 171 artisti e operatori culturali.