La casa del poeta

L'architetto coreano Sojin Lee, alla guida di un gruppo di progettazione, ha ultimato la riqualificazione di un ex impianto di pressurizzazione, trasformato in un museo in memoria del poeta Yun Dong-ju.

La ragione che spiega l'istantaneo successo del memoriale del poeta Yun Dong-ju, considerato la più celebre opera di Sojin Lee, sta nei particolari nascosti del processo costruttivo, non comuni nella generalità degli edifici.¬ Lee fu contattato dal committente, l'Ufficio distrettuale di Jongno-Gu, più di un anno fa, verso il giugno 2011, per un progetto di ristrutturazione che riguardava un vecchio impianto di pressurizzazione idrica.

L'impianto, costruito nel 1974 e dismesso nel 2009, fu per un certo periodo usato come auditorium per le opere del poeta Yun Dong-ju. L'Ufficio distrettuale di Jongno decise di restaurare questa sede provvisoria e di trasformarla in un museo di letteratura istituzionale permanente.

La maggior preoccupazione di Lee nell'elaborazione del progetto stava nel fatto che l'impianto era da oltre trent'anni una scenografia familiare per gli abitanti del quartiere. Perciò la scelta dell'auditorium si orientò alla nitidezza e all'ordine, in modo da conservare la forma preesistente e da limitare qualunque variazione dell'immagine originale dell'edificio. Non essendo la collezione di ampie proporzioni, il progetto del museo implicava l'esigenza di competere con il progetto dell'edificio. Lee prese in considerazione tutti questi elementi, mantenne la struttura originale degli spazi dell'impianto e portò a termine il progetto intervenendo solo sugli interni.
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Ma si presentò una variabile imprevista. Dietro l'edificio c'era un muro di contenimento di calcestruzzo, e a differenza dei consueti muri di contenimento non era dotato di nessun sistema di scarico delle acque. Per motivi di sicurezza venne condotta un'ispezione strutturale e il muro di contenimento si rivelò essere un serbatoio d'acqua abbandonato. La scoperta del serbatoio svelò anche due cisterne delle stesse precise dimensioni, una accanto all'altra, come gemelle.

Le cisterne non erano grandi, ma possedevano una fisionomia particolare. La limitata superficie in pianta (55 metri quadrati) per un'altezza di 5 metri formava uno spazio verticale, moltiplicato per due. L'inattesa scoperta delle cisterne indusse Lee a un ripensamento. L'interno delle cisterne aveva acquistato una profonda ricchezza, grazie alle macchie lasciate dall'acqua sulle pareti con il passar degli anni, che disegnavano curiosissimi motivi decorativi astratti, mentre la profondità verticale dello spazio creava un'atmosfera senza precedenti, senza riscontri in alcun altro luogo.
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Benché ormai i progetti fossero quasi compiuti, Lee prese una decisione audace. Per riutilizzare le cisterne Lee ritornò al tavolo da disegno e decise di riprogettare tutto. Propose al committente di creare un nuovo spazio espositivo che utilizzasse le cisterne e l'Ufficio distrettuale di Jongno accettò la proposta senza esitazioni. Il memoriale del poeta Yun Dong-ju rinacque così in forma completamente differente.

Dapprima Lee pensò a come conservare le cisterne nella condizione originale. Ma, dato che lo spazio era scavato in profondità in una collina, era anche molto difficile controllare l'umidità e l'illuminazione. Dopo lunghe discussioni e riunioni con i collaboratori dello studio, il gruppo di Lee trovò un'idea nuova. La copertura della cisterna più vicina all'edificio sarebbe stata rimossa per creare un passaggio che tagliasse il cortile, mentre l'altra cisterna sarebbe stata lasciata nella condizione originale per assumere la duplice funzione di "spazio del silenzio" e di sala per le proiezioni video. Era la soluzione più semplice e, contemporaneamente, era un cambiamento concettuale, un'idea fuori dagli schemi.
Le macchie d’acqua sono tracce che testimoniano gli anni racchiusi in quello spazio e, per chi osserva da questa posizione, la scomparsa della copertura crea una forma quadrata che dà l’impressione che il cielo cada dentro la cornice dell’immagine
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Il memoriale del poeta Yun Dong-ju rinacque con questo nuovo progetto e l'edificio preesistente ora funge da spazio espositivo coperto, in cui sono conservate varie collezioni di opere del poeta. Seguendo il percorso esterno attraverso la porta posteriore si trova l'ex cisterna ora trasformata in spazio esterno aperto. La sensazione spaziale creata dalle pareti alte cinque metri è davvero particolare. Le macchie d'acqua sono tracce che testimoniano gli anni racchiusi in quello spazio e, per chi osserva da questa posizione, la scomparsa della copertura crea una forma quadrata che dà l'impressione che il cielo cada dentro la cornice dell'immagine. Attraversato il cortile compare un'altra porta, che conduce alla sala di proiezione profonda e oscura.
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Una soluzione nitida e sintetica ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, realizzarla non è stato facile. Poiché le piante originali del sito non esistevano più, progettista e costruttore hanno dovuto lavorare in base ai rilievi attuali, aggiungendo rinforzi strutturali ai muri in modo che le vecchie pareti non collassassero. La cisterna anteriore, trasformata nel giardino centrale, ha visto alzarsi i suoi muri rispetto all'originale per rafforzare, oltre la struttura, la sensazione spaziale. Il risultato è stato un ulteriore effetto di spiccato contrasto tra le nuove pareti rinforzate e i muri originali.
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Queste operazioni hanno richiesto da sole sette mesi per essere completate. La durata del cantiere si è allungata ben oltre quella consueta per i progetti di nuova costruzione. E tuttavia, grazie a questi sforzi e secondo le intenzioni dell'architetto, l'edificio riesce a conservare l'atmosfera tipica del suo passato di impianto di pressurizzazione pur essendosi trasformato in funzione di una destinazione completamente nuova.

Ateliers Lion Seoul: Memoriale di Yun Dong-ju
Gruppo di progettazione: Sojin Lee, Kim Hyonseok, Jung Soyung, Kim Yong, Yu Junghwan, John Yang
Costruttore: Jaesun Engineering
Tipo di intervento: ristrutturazione di un ex impianto di pressurizzazione
Luogo: 3-100 Cheongun-dong, Jongno-gu, Seul
Area costruita: 233,5 mq
Completamento: 2012
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, Seoul, 2012
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, prima e dopo, Seoul, 2012
Sojin Lee, Museo Yoon Dong, prima e dopo, Seoul, 2012

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