Otto venues compongono invece questa rete che non vuole disseminare la Biennale negli spazi della metropoli bensì reintrodurre la metropoli nella Biennale, reclamando la città come spazio della democratizzazione dell'accesso all'arte. Vengono proposti itinerari quali l'opera Todo en su mente. Viaje en dos actos ("Tutto nella sua mente. Viaggio in due atti") dell'artista argentino Leandro Tartaglia, un percorso di andata e ritorno accompagnato da una guida audio che, partendo dal Padiglione della Biennale nel Parque Ibirapuera, termina nella Capela do Morumbi. Le peculiari caratteristiche acustiche di questa cappella consentono di ospitare una selezione di registrazioni e materiali video della visionaria compositrice Maryanne Amacher (1938–2009). L'installazione postuma di questa artista, coetanea di John Cage, lavora non solo con i suoni prodotti dagli strumenti ma anche con i toni che la nostra mente crea nell'ascoltarli.
Biennale di San Paolo: Constellation
Il gruppo di curatori della trentesima Biennale di San Paolo tesse una rete di spazi espositivi che si sviluppa lungo tutta la metropoli brasiliana, sfidandone con successo lo stigma di città caotica e congestionata.
Otto venues compongono invece questa rete che non vuole disseminare la Biennale negli spazi della metropoli bensì reintrodurre la metropoli nella Biennale, reclamando la città come spazio della democratizzazione dell'accesso all'arte. Vengono proposti itinerari quali l'opera Todo en su mente. Viaje en dos actos ("Tutto nella sua mente. Viaggio in due atti") dell'artista argentino Leandro Tartaglia, un percorso di andata e ritorno accompagnato da una guida audio che, partendo dal Padiglione della Biennale nel Parque Ibirapuera, termina nella Capela do Morumbi. Le peculiari caratteristiche acustiche di questa cappella consentono di ospitare una selezione di registrazioni e materiali video della visionaria compositrice Maryanne Amacher (1938–2009). L'installazione postuma di questa artista, coetanea di John Cage, lavora non solo con i suoni prodotti dagli strumenti ma anche con i toni che la nostra mente crea nell'ascoltarli.