L'architettura, da concreta arte del costruire, si propone come forma di pensiero capace di offrire ipotesi teoriche e figurative in grado di rappresentare soluzioni alternative e definitive ai problemi del rapporto dell'uomo con il suo ambiente naturale e costruito. Architettura Sperimentale, Architettura Radicale sono sinonimi di un atteggiamento propulsivo, di una spinta in avanti rispetto ai fini e agli strumenti canonici dell'architettura. Spinta che produce teorie, immagini, pensieri elaborati, visioni e scenari solo apparentemente futuribili, ma invece legati alle condizioni di crisi permanente della contemporaneità. "Signora, sa quanto pesa la sua casa?" È la provocatoria domanda che Buckminster Fuller pone a significare la necessità di pensare il progetto come un atto di occupazione discreta, visionaria e tecnologicamente aggiornata del pianeta, reintroducendo le categorie di tempo, spazio, movimento ed economia nel procedimento costruttivo e nell'atto abitativo. Negli anni Sessanta questa condizione di inadeguatezza tecnologica, ecologica e sociologica produce ricerche e sperimentazioni diverse in Europa e Stati Uniti.
Rileggere oggi quelle visioni e quei teoremi ci permette di valutare il vuoto e autoreferenziale formalismo tecnologico che l'architettura dello star system ha internazionalmente sviluppato con un'omogeneità pari alla debole significanza.