Doppia anima
Il TPOP possiede una doppia anima: leggero e trasparente in basso, solido e materico in alto. I negozi nella parte inferiore del TPOP danno direttamente sulla strada e sono connessi visualmente al viale Omotesando attraverso grandi vetrate. Si accede ai piani superiori tramite una grande scala dalle forme organiche. Essa è indubbiamente l'elemento traente dell'intero progetto, magnete che attira i passanti verso l'interno del TPOP. Le pareti che avvolgono la scala sono ricoperte interamente da specchi dalle forme triangolari, capaci di creare un effetto caleidoscopico di forte impatto all'interno dell'edificio. Una diffrazione luminosa che mette in connessione dentro e fuori in modo vorticoso ed inedito, un collettore cinetico che riflette le condizioni ambientali circostanti. Una volta dentro, si nota come gli spazi vendita, ma anche quelli per la ristorazione e la sosta, sono articolati con semplicità attorno allo spazio di risalita della scala, che attraversa i cinque piani del corpo principale del TPOP permettendo un'efficace circolazione delle persone.
Nakamura – autore di Loving Architecture, un saggio sulla necessità di riportare architettura e natura al centro del dibattito sociale – alterna in modo disinibito l'uso di nuove tecnologie e materiali naturali, non considerando le due cose come contraddittorie. Vincitore di svariati premi – fra i quali il DETAIL Prize nel 2007 e lo Young Architect Award nel 2011 – progetta fin da subito delle opere di architettura commerciale intelligenti e non banali, dove la diffrazione della luce si rivela uno dei temi centrali del suo fare architettura. Nakamura mira a contestualizzare di volta in volta le sue architetture rispetto ai luoghi nei quali si trova ad operare, a prescindere dal fatto che essi siano in aree urbane o in zone remote. Il giovane architetto giapponese ha una particolare sensibilità nel captare lo spirito dei luoghi e a mettere in sintonia la sua proposta progettuale con il sito stesso. Nel TPOP, l'intenzione di Nakamura è di incidere sull'esperienza del desiderio dei consumatori e sedurre attraverso un edificio che abbia anche una sua valenza culturale. Mentre la natura effimera dell'architettura commerciale viene interpretata attraverso la proliferazione delle immagini del vortice creato dal giapponese, il tetto-foresta ricorda l'importanza della natura. Attento all'uso dei materiali, Hiroshi Nakamura offre una visione critica del modo nel quale la società dei consumi radicalizza il ruolo dell'immagine a discapito di una sana sensazione data dalla corporeità.
Il giovane architetto giapponese ha una particolare sensibilità nel captare lo spirito dei luoghi e a mettere in sintonia la sua proposta progettuale con il sito stesso.
Design: Hiroshi Nakamura & NAP Architects
Luogo: Shibuya, Tokyo
Destinazione d'uso: Shopping Mall, Urban Park
Superficie totale: 10.063 mq
Strutture: cemento armato
Completato: giugno 2012