Nella casa Arco, però, il concetto di economia si arricchisce di significato e sintetizza le principali operazioni progettuali che permettono di capire il significato profondo dell'opera. Economia significa sincerità strutturale: la casa si compone di pochissimi elementi architettonici, un basamento di cemento armato, pilastri e travi metalliche delle stesse dimensioni e grandi superfici vetrate. Il volume è un prisma puro di 4 livelli, il primo dei quali si incrosta nel terreno, mentre gli altri tre si contrappongo all'inclinazione dello stesso per mezzo della loro verticalità.
Queste decisioni elementari danno come risultato una forma geometrica di semplice lettura. Il volume si dibatte tra le linee verticali e orizzontali che definiscono il progetto. In una zona a grandissimo rischio sismico, la parte verticale sfida la statica; mentre quella orizzontale s'incarica di assorbire questa tensione e trasmettere una sensazione di profonda serenità. Questa particolare condizione dà come risultato un progetto equilibrato in cui la geometria è protagonista.
In questo progetto compaiono alcuni elementi nuovi, che dimostrano la capacità dei due architetti di evolversi e proporre nuovi temi all'interno delle proprie opere