Milano landscape view

Carola Merello documenta i cambiamenti recenti del tessuto urbano di Milano, cercando i luoghi dove le luci dell’Expo non arrivano per restituire loro una qualche forma di dignità.

La mia ricerca nasce dallo studio sulle contrapposizioni insite nei panorami urbani che contraddistinguono il nostro territorio.

Da anni documento lo stato di abbandono delle realtà ex industriali che costellano inermi il nostro paesaggio, con particolare interesse per quelle liguri, regione in cui sono nata e dove ho cominciato a sviluppare la mia ricerca fotografica una dozzina di anni fa.

Carola Merello, Milano landscape view

Successivamente, confrontandomi con la parte più commerciale del mio lavoro che vede nella documentazione delle nuove costruzioni abitative il fulcro e il motore della mia professione, ho iniziato a interessarmi alla contraddizione che sta alla base di questi mutamenti urbani e non ho potuto non appassionarmi fotograficamente a questa dicotomia della nostra società, a questa forbice sempre più ampia che vede da un lato la nascita di nuove aree e strutture anche talvolta molto interessanti da un punto di vista architettonico e, dall’altro, un abbandono e una noncuranza inspiegabile e silenziosa.

Carola Merello, Milano landscape view

Ed è per dare voce a questo silenzio urbano che ho iniziato la mia ricerca su Milano, che non solo è diventata la mia città d’adozione ma che, soprattutto in questi anni con l’Expò alle porte, ha visto e vedrà una verticalizzazione e un rinnovamento concentrati esclusivamente in alcune aree.

Carola Merello, Milano landscape view

Così, laddove le luci dell’Expò con i suoi mille cantieri non arrivano, le mie immagini testimoniano le zone d’ombra e lo fanno non solo con una visione inequivocabilmente critica ma soprattutto con l’attribuzione attraverso il mezzo fotografico di un’eleganza che appartiene loro, nonostante il degrado che le circonda. Il mio lavoro, seppure ancora a uno stadio embrionale vista l’infinita quantità di luoghi mappabili, cerca di restituire una qualche forma di dignità, anche se malinconica, a questi luoghi dimenticati che in passato hanno avuto una propria rispettabilità funzionale e talvolta persino estetica.

Carola Merello, Milano landscape view

Sulla scia di una tendenza che s’interessa sempre più alla dismissione e all’abbandono, la mia ricerca contribuisce a rinvigorire questo pensiero comune. Si sta infatti creando un tessuto sempre più fitto e ampio fatto di persone che lavorano affinché si inverta la tendenza di questa passività dilagante.

Carola Merello, Milano landscape view

Nonostante la fascinazione di queste realtà comporti dal mio punto di vista una ricchezza estetica anche a monte di possibili interventi, tuttavia appare evidente che – mentre, per esempio, i Paesi del Nord Europa hanno mostrato come si possa tramutare sapientemente la fatiscenza in efficienza creativa e armonia – il nostro Paese fallisce ripetutamente e avanza noncurante.

Carola Merello, Milano landscape view

Le aree periferiche “lontane dall’Expò” hanno un potenziale inespresso e una ricchezza giacente, da tutto ciò nascono uno stimolo e un’osservazione che, in fondo, sono la sintesi del mio lavoro.
 

Carola Merello, <i>Milano landscape view</i>
Carola Merello, <i>Milano landscape view</i>
Carola Merello, <i>Milano landscape view</i>
Carola Merello, <i>Milano landscape view</i>

  Carola Merello è una fotografa professionista, specializzata in fotografia d'architettura, industriale e d'interni. I suoi scatti sono stati pubblicati su diverse riviste, come Casabella, Area, Recupero e Conservazione e Grazia Casa, e sono state battute all'asta da Sotheby’s. Tra i suoi clienti, figurano studi d'architettura e istituzioni culturali. Ha preso parte a numerose mostre collettive, in Italia e all'estero. Carola si è diplomata in Fotografia nel 2005 presso l'Istituto Europeo di Design di Milano, dove vive e lavora.