Il Palazzo Uffici pensato per riunire tutte le funzioni direzionali dell'azienda è appena stato commissionato ma una crisi finanziaria interna all'azienda farà perdere l'occasione di vedere interamente realizzata la sistemazione esterna, non priva di echi di esotismo, a firma del paesaggista Pietro Porcinai. Accedere all'atrio, entrare in contatto con la scala centrale, elemento a pianta esagonale di snodo dei tre corpi di fabbrica articolati tra loro nella forma di un'elica, è un'esperienza sorprendente. Architettura che avvolge, ipnotizza, strania e spinge lo sguardo verso l'alto dove una volta a scaglie di prismi di vetro esagonale rimanda all'operosità di un alveare. La storia dell'impresa Olivetti è la storia della produzione di un'idea organica, declinata quasi in ogni campo del sapere e dell'agire umano. Oggi di tutto quello che è stato resta ancora tangibile il suo essersi concretizzata in manufatti architettonici e raccontare forma e funzione di alcuni tra i più rappresentativi è un modo per rievocare il significato di questa idea.
L'eredità immateriale lasciata da Adriano ha un valore immenso per questi luoghi perché è qui, in una terra di confine, che hanno attecchito prima la fortuna della fabbrica di Camillo, innovativa rispetto alla produzione tessile dominante, e poi l'utopia comunitaria di Adriano.