C’è una nuova parola d’ordine nel mondo dei computer: AI PC. In questa definizione rientrano dispositivi che integrano capacità di intelligenza artificiale direttamente in macchina, e non via cloud, promettendo di rendere le nostre vite più facili e produttive.
Secondo un recente sondaggio commissionato da Intel, gli utenti perdono in media quasi 15 ore a settimana in attività digitali ripetitive come trascrivere discorsi o organizzare file. Gli AI PC potrebbero ridurre drasticamente questi tempi, restituendo agli utenti ore preziose per dedicarsi ad altro.
È in questo contesto che Intel introduce Lunar Lake, un’architettura progettata per competere in un mercato sempre più affollato. Con i nuovi processori Intel Core Ultra, l’azienda mira a offrire un’alternativa valida ai chip Arm e AMD, combinando prestazioni elevate e capacità di intelligenza artificiale direttamente nel dispositivo. L’idea è chiara: integrare l’AI non come un semplice supporto, ma come un vero e proprio pilastro del design. Questo approccio si traduce in funzionalità come il miglioramento delle videoconferenze, la traduzione in tempo reale e la gestione autonoma della batteria. Ma l’interrogativo resta: serve davvero tutta questa tecnologia?
Che cos’è un AI PC? Abbiamo provato lo Yoga “Aura Edition” di Lenovo
Una nuova generazione di personal computer è in arrivo, sviluppati su piattaforme che portano i vantaggi dell’intelligenza artificiale. La prova del nuovo laptop di Lenovo, per capire se e come semplificherà il nostro lavoro.
Courtesy Lenovo
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- La redazione di Domus
- 29 novembre 2024
Lenovo Yoga Slim 7i Aura Edition: la proposta di Lenovo per l’AI PC
Lo Yoga Slim 7i Aura Edition si presenta come la proposta di Lenovo, che nel mondo del computer da lavoro e non solo è leader, in seno al concetto emergente di AI PC: un laptop progettato per sfruttare al massimo le capacità dell’intelligenza artificiale direttamente integrate nel dispositivo. È un computer pensato per adattarsi ai ritmi di chi lavora o crea, che presenta opzioni che dovrebbero renderlo più intuitivo, efficiente e personale. Sottile, leggero, con tecnologie come gli Aura Smart Modes e il processore Intel Core Ultra con architettura Lunar Lake: possiamo considerare lo Yoga Slim 7i come una via di mezzo tra un esperimento funzionale e un manifesto di come Lenovo interpreti il futuro del personal computing.
Copilot+: un AI sempre a portata di mano
Un elemento distintivo del Lenovo Yoga Slim 7i Aura Edition è il tasto fisico Copilot+, che richiama rapidamente l’assistente AI integrato di Windows 11. Grazie a questa funzione, è possibile accedere a strumenti avanzati come la traduzione istantanea, l’ottimizzazione delle videochiamate e la creazione di contenuti, senza mai uscire dal proprio flusso di lavoro. Copilot per come è al momento mostra perfettamente limiti e potenzialità dell’AI: richiamarlo dal tasto predisposto apre una finestra che ricorda schermate di widget che abbiamo già visto in abbondanza; in più, l’intelligenza è poco integrata con le applicazioni o comunque poco intuitiva: dove è Copilot in Word? Vallo a capire. Al tempo stesso, una volta capito come sbloccare alcune funzioni, diventa un compagno a cui è difficile rinunciare. Ricordiamo che Copilot funziona dal cloud e quindi è accessibile a tanti personal computer, non solo alla nuova generazione di Ai Pc.
Aura Smart Modes: un AI che cerca di capirti
Il Lenovo Yoga Slim 7i Aura Edition si distingue per gli Aura Smart Modes, una serie di funzioni che promettono di trasformare il PC in un assistente personale adattabile. Shield tutela la tua privacy avvisandoti quando qualcuno guarda lo schermo o attivando automaticamente una VPN. Attention ti aiuta a concentrarti, bloccando notifiche e siti web distrattivi. Wellness ti ricorda di fare pause per migliorare postura e salute visiva, mentre Collaboration migliora le videochiamate con sfondi sfocati e illuminazione ottimizzata. Infine, Power regola le prestazioni per ottimizzare batteria e potenza in base alle esigenze. Sono tutti miglioramenti di funzioni che c’erano già e introducono poco di nuovo nell’esperienza d’uso. La più interessante, Wellness, è un ottimo esempio di questa esperienza delusiva: ti aspetteresti che l’Ai guardi come stai seduto, se sei scomposto o ti posizioni in maniera sbagliata davanti allo schermo. In realtà è tutto molto più basico di così. Gli Smart Modes sono una evoluzione, non certo una rivoluzione.
Display e batteria: quando la forma incontra la sostanza
Tra le caratteristiche hardware principali del nuovo Yoga Aura Edition, c’è il display da 15,3 pollici 2.8K offre un’ottima definizione e colori vibranti, anche se non raggiunge la brillantezza di altri modelli nella stessa fascia di prezzo, come hanno notato molti commentatori. Ideale per lavorare o guardare film, il pannello è arricchito da un refresh rate di 120Hz che lo rende fluido e piacevole da usare. La batteria, invece, si distingue per la funzione di ricarica rapida: bastano 15 minuti per ottenere fino a tre ore di autonomia.
Non tutti però sono rimasti conquistati da un computer che è sottile e piacevole da usare, ma certo non spicca per estetica e porta pochissimo di nuovo dal punto di vista della funzionalità hardware. Matthew S. Smith di PC Mag ha sottolineato che il trackpad è “relativamente piccolo” e che il display, pur funzionale, non raggiunge l’eccellenza. Questo, insieme ad altri aspetti, ha contribuito a un’accoglienza divisiva per il computer: “Il Lenovo Yoga Slim 7i Aura Edition è un’altra solida aggiunta nella forte line-up di Lenovo, ma soffre di alcuni difetti, compensati però da un design attraente, una tastiera eccellente e altoparlanti ai vertici della categoria”.
Il futuro degli AI PC: hype o rivoluzione?
Dispositivi come lo Yoga Slim 7i mostrano il potenziale degli AI PC, ma sollevano anche dubbi. Come ha osservato Antonio G. Di Benedetto di The Verge, questo laptop “è un assaggio intrigante del futuro di Intel, ma non ancora una rivoluzione”. Se il futuro sarà fatto di computer che ci capiscono e si adattano a noi, dovremo imparare a usarli bene. Il rischio? Che l’AI rimanga una promessa affascinante ma poco concreta.