La Germania sta contando i suoi bunker antibomba

In vista di un eventiale conflitto, il Governo tedesco lancia un piano bunker per censire tutte le strutture che potrebbero essere convertiti in rifugi civili in caso di emergenza. 

Nel quadro di un equilibrio geopolitico sempre più instabile e delle crescenti tensioni con la Russia, accusata di condurre una guerra ibrida sul suolo tedesco con conseguenti minacce alla sicurezza nazionale, il Ministero dell’Interno e l’Ufficio federale per la protezione civile tedeschi hanno iniziato una mappatura sistematica di bunker, rifugi antiatomici e strutture sotterranee, pubbliche e private, che potrebbero offrire rifugio ai civili in caso di emergenza. Il piano è volto a identificare e adattare tutti quegli spazi idonei che garantirebbero ai cittadini un rapido accesso in caso di necessità, incluse stazioni ferroviarie e della metropolitana, implementando un’app che consentirebbe di localizzare il rifugio più vicino tramite smartphone. 

Attualmente il numero di rifugi e bunker disponibili è considerato insufficiente rispetto a una popolazione che ammonta a 84 milioni di persone, dove solo 579 bunker sarebbero in grado di ospitare una totalità di 480.000 abitanti. Molti di quelli censiti risalgono inoltre ai tempi della Seconda guerra mondiale o alla Guerra Fredda e non sono distribuiti in modo omogeneo sul territorio nazionale. Nel caso della capitale e dello stato di Brandeburgo, la maggior parte sono stati venduti dalle amministrazioni e dallo Stato, riqualificati e riconvertiti in spazi commerciali o culturali come la Collezione Boros a Mitte e il Berlin Story museum.

Immagine di apertura: Collezione Boros, Berlino, foto di dalbera via Flickr.