Darzanà è un progetto sulla violazione delle frontiere e sull’ibridazione. A cura di Feride Çiçekoğlu, Mehmet Kütükçüoğlu e Ertuğ Uçar, in collaborazione con Cemal Emden e Namık Erkal, il padiglione si trova nella Sale d’Armi all’Arsenale, coordinato dalla Istanbul Foundation for Culture and Arts (IKSV).
Padiglione Turchia
Sfidando le crescenti limitazioni tra i confini di religione, lingua, razza, nazionalità, etnia e genere, Bastarda è una nave lunga 30 metri che collega metaforicamente Istanbul e Venezia.
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- 27 maggio 2016
- Venezia
Lunga 30 metri di lunghezza e del peso di quattro tonnellate, la nave è stata costruita utilizzando più di 500 pezzi che comprendono sette chilometri di cavi di acciaio e materiali abbandonati trovati in loco, tra cui stampi di legno, mobili scartati, insegne e frammenti di barche.
Il Padiglione della Turchia sfida le crescenti limitazioni tra i confini di religione, lingua, razza, nazionalità, etnia e genere. Il progetto mette in evidenza il patrimonio culturale e architettonico come un bene comune condiviso tra gli arsenali di Istanbul e Venezia. Per la Biennale di Architettura 2016, Bastarda, rappresenta un’ultima nave metaforica, costruita con materiali ritrovati nella vecchia darsena di Istanbul e trasportati a Venezia per suggerire una nuovo legame col Mediterraneo.
Nonostante le loro identità differenti e ben definite, Venezia e Istanbul, erano un tempo vetrina di notevoli cantieri navali. Così come “bastardo” anche “darzanà” è una parola ibrida, e proprio in onore a questa mescolanza, la nave Bastarda crea un ponte tra i due cantieri: uno in stato di abbandono nella megalopoli di Istanbul, l’altro risplendente di vita in quella città-museo che è Venezia.
Darzanà solleva la questione se sia possibile o meno trasformare le frontiere, i fronti e altri luoghi di conflitto in soglie e in spazi di consenso. In quest’ottica, Bastarda diventa un vascello che viola tutte le frontiere. È arrivato a Venezia, e finirà per tornare a Istanbul, viaggiando avanti e indietro per il Mediterraneo, proprio come hanno sempre fatto nel corso della storia le lingue, le forme architettoniche e le persone. Con Darzanà, si dichiarano inutili tutte le linee di demarcazione, sui mari e tra le parole.
dal 28 maggio al 27 novembre 2016
Darzanà
Padiglione Turchia
15. Biennale di Architettura
Arsenale, Venezia