St.Moritz Art Masters

Per dieci giorni, il festival “St.Moritz Art Masters” ospita nelle sue trenta location artisti contemporanei e un grande focus sull’India, paese ospite di questa edizione.

Dal 22 al 31 agosto 2014, trenta location diffuse su tutto il territorio ospiteranno la settima edizione di “St. Moritz Art Masters”.

Il festival, ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku, ospita quest’anno un focus dedicato a un paese ricco di storia e aperto sul futuro come l’India, che offrirà l’occasione di conoscere e approfondire le diverse posizioni della scena indiana odierna, dal Modernismo Classico agli interventi site-specific, dai giovani talenti agli artisti già affermati a livello internazionale.

In apertura Martin Kippenberger, Transportabler U-Bahn-Eingang, 1997, Eisen, Lack, 343 x 740 x 245 cm, Seit 2004 in Zuoz, Copyright: Martin Kippenberger, Courtesy: Walter A. Bechtler Stiftung. Sopra: Francesco Clemente, 'Standing with truth' Tent (det.). 2012-2013. Tempera on cotton, embroidery, hand stitching, bamboo poles, wood finials, ropes, iron weights. Dimension of the tent 600 x 400 x 300 cm

Liberati dal peso del colonialismo, gli autori contemporanei indiani si pongono di fronte alle questioni più pressanti della società odierna, alle quali rispondono fondendo, in modo unico e originale, i rituali e i miti della loro tradizione con la vita di tutti i giorni.

Il vivace panorama artistico indiano riflette quello di una nazione ricca di contrasti e in rapida trasformazione. Ne è testimonianza la mostra “India: Maximum City”, curata da Birgid Uccia, ospitata dalla Chesa Planta a Zuoz, che presenta le opere di nove artisti emergenti – Gigi Scaria, Hema Upadhyay, Manish Nai, Mithu Sen, Pablo Bartholomew, Pratus Dash, Ranbir Kaleka, Reena Saini Kallat, Sooni Tarraporevala – i cui lavori seguono la dinamica e la crescita incontrollata delle città indiane.

Gigi Scaria, Amusement Park, 2009, Single channel video with sound, duration 5 min 24 sec, Video still. Courtesy: the artist and Chemould Prescott Road, Mumbai

Particolarmente interessanti saranno i progetti site specific realizzati da Shilpa Gupta, all’Hotel Castell di Zuoz, di Subodh Gupta, alla chiesa protestante di St.Moritz e di Nalini Malani, all’Engadin Museum di St.Moritz, che riguardano tematiche transculturali ed esplorano gli effetti delle tradizioni sulla vita odierna, mettendo in discussione gli stereotipi che appartengono alla loro cultura e al loro paese.

Per la prima volta, St. Moritz Art Masters presenterà al pubblico una collettiva di lavori della Stellar International Art Foundation, collezione privata della famiglia Choudhrie. L’esposizione, curata da Paresh Maity e Anita Choudhrie, sarà un excursus sull’arte moderna indiana con opere di M.F. Husain, Paresh Maity e Jayasri Burman.

Jitish Kallat, 14 Lives, 2011, Acrylic on canvas, 1 bronze sculpture, 175,26 x 254 cm | 69 x 100 in, Courtesy: ARNDT and the artist, Copyright: Jitish Kallat

Il Paracelsus, edificio recentemente restaurato, accoglierà un’installazione video del noto curatore e produttore svizzero Matthias Brunner che celebrerà The Music Room (1958), il lavoro più importante del regista bengalese Satyajit Ray. The Music Room inaugurerà un ciclo di proiezioni, in programma al Kino Scala, dal 25 al 30 agosto – in lingua originale, sottotitolata in francese e tedesco – con il meglio della filmografia indiana delle ultime cinque decadi (1958-2013).

Sooni Taraporevala‚ B. Merwan & Co., Bombay, 1984, Archival pigment print, ed. 5, 101.6 x 152.4 cm

Col proposito di fondere le istanze locali con quelle della cultura internazionale, il festival presenterà, alla palestra di St.Moritz, un’installazione di Francesco Clemente. Si tratta di una grande tenda realizzata in India dall’artista italo-americano, pensata come una ‘pittura rupestre’ o come una ‘cappella mobile’, in grado di stimolare nello spettatore una sensazione di silenzio e contemplazione.

Altrettanto interessanti saranno le mostre della Collezione Bilderberg, alla Chesa Planta di Samedan e quella dell’artista inglese Billy Childish che, alla Chiesa francese di St. Moritz proporrà un’opera pensata appositamente per la manifestazione, composta da dipinti di grandi dimensioni ispirati a Giovanni Segantini che ha avuto un lungo e profondo rapporto con l’Engadina.

Reena Saini Kallat‚ <i>Untitled (rubberstamp)</i>, 2012, sculpture. Ivry duco paint on FRP..96.2 x 190.5 x 88.90 cm..Courtesy: the artist and Chemould Prescott Road, Mumbai
Christoph Steinmeyer, <i>Augenblick</i>, 2014 Oil on canvas 160 x 190 cm Courtesy: the artist and Galerie Michael Janssen
<b>A sinistra</b>: Leiko Ikemura, <i>Usagi Kannon<7i>, 2014, 337cm hoch, 151cm breit, 124 cm tief, © Leiko Ikemura, Photo: Ph. von Matt. <b>A destra</b>: Julian Schnabel, <i>Untitled (Bez)</i>, 2010, oil on polyester, 132 x 92 , Courtesy: Robilant & Voena
<b>A sinistra</b>: Philipp Keel, <i>Six Palm Trees in Red and Blue</i>, 2009, Color pencil on plain paper, 29,7 x 21 cm, Copyright: Philipp Keel. <b>A destra</i>: Francesco Clemente, <i>India, Beloved</i>, 1994, Pastel on paper, 67 x 48 cm, Copyright: Francesco Clemente, Courtesy: Galerie Bruno Bischofberger AG